L’avvocatura, insieme con la magistratura, è «chiamata ad assicurare che il processo riformatore si realizzi, facendo recuperare appieno prestigio e credibilità alla funzione giustizia»
I dati raccolti dalla Banca centrale del ministero della Giustizia, citati da Marta Cartabia nella sua audizione, indicano la cifra monstre di 215.995 beni fin qui interessati dalle misure di prevenzione
Alessandro Barbano (un estratto dal libro “L’Inganno. Antimafia. Usi e soprusi dei professionisti del bene”
Sono 728, 12 donne: oltre il doppio rispetto al periodo delle stragi. Alcuni sono in custodia cautelare. Nel 2022 35 sono usciti dalla misura, per fine pena o declassificazione
Tanti i comportamenti gravi emersi dalle chat con l’ex presidente dell’Anm e mai puniti da Palazzo dei Marescialli. Che ora deve gestire decine di nomine
Nel mandato d’arresto del procuratore belga Michel Claise nessun indizio concreto. E in mancanza di prove si sbattono gli indagati in cella per farli confessare
I nomi delle indagini non solo evocano i reati ipotizzati ma, a volte, hanno più successo e più effetti dell'intera inchiesta. Ora potrebbero sparire per sempre.
Riportiamo il discorso pronunciato dalla presidente del Cnf all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Una severa denuncia sulla deriva in cui il sistema rischia di scivolare
Il primo presidente di Cassazione Pietro Curzio: “L’area dei reati dovrebbe essere concentrata su ciò che effettivamente richiede l’intervento della sanzione penale, evitando proliferazioni”
Oggi le cerimonie nelle Corti d’appello. Sisto, intervenuto a Bari: “Non abbiate paura delle riforme”. Casciaro (Anm): “A Roma gli effetti distorsivi della Riforma Cartabia”
Nel suo intervento alla cerimonia a Palazzo Spada, la presidente del Cnf Maria Masi segnala tra l’altro la delicatezza delle ordinanze con cui il Giudice, molto prima del termine, “interroga” le parti sulla permanenza dell’interesse al giudizio
Faccia a faccia tra la presidente del Consiglio e il ministro della Giustizia: sul tavolo il cronoprogramma della riforma. Si vuole evitare lo scontro con i pm
Carceri piene per aver violato le norme che proteggono la reputazione dell’esercito. Si finisce dentro per una canzone, un sermone in chiesa o una scritta nella neve