Il clima politico italiano si infiamma dopo le dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che su Facebook ha attaccato duramente alcuni esponenti dell’opposizione — in particolare Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni — accusandoli di voler «segnalare il governo italiano alla Corte Penale Internazionale» e di «cercare soccorso esterno perché incapaci di batterci in patria».

Un affondo che ha scatenato immediate reazioni politiche e istituzionali, in un crescendo di polemiche che ruota attorno a tre assi: l’accusa di complicità con Israele nella guerra a Gaza, il caso Almasri e l’attacco alla magistratura.

Bonelli: «Meloni complice di Netanyahu»

Durissima la replica di Angelo Bonelli (AVS), che accusa la premier di mistificare la realtà: «Meloni mente sapendo di mentire. Il nostro esposto alla Corte Penale Internazionale riguarda le responsabilità politiche, militari e diplomatiche dell’Italia nella guerra a Gaza. Il suo governo ha continuato a esportare armi a Israele e ha partecipato a esercitazioni militari con Tel Aviv anche dopo i massacri».

«Meloni — prosegue Bonelli — attacca chi denuncia i crimini perché ha paura della verità. La vendita di armamenti è stata definita dal ministro Ciriani “uno strumento di dialogo”: altro che reputazione internazionale, il governo getta discredito sull’Italia».

Il caso Almasri e il sospetto sul “disegno politico” dei giudici

Nel frattempo, la presidente del Consiglio è tornata a parlare anche del caso Almasri, il detenuto palestinese liberato e rimpatriato in Egitto su ordine del governo. Meloni ha definito “surreale” la richiesta di autorizzazione a procedere contro Nordio, Piantedosi e Mantovano, sottolineando che «non sono Alice nel Paese delle Meraviglie, sono il capo del governo».

In un’intervista al Tg5, la premier ha affermato di vedere «un disegno politico dietro alcune decisioni della magistratura» volte a frenare la linea dura del governo contro l’immigrazione illegale.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha risposto con fermezza: «Insinuare che i giudici agiscano per fini politici è un atteggiamento eversivo. Meloni, come Trump, Orban e Netanyahu, ritiene di essere al di sopra della legge».

Magi: «Sindrome di accerchiamento per evitare risposte»

Anche Riccardo Magi (+Europa) ha condannato le esternazioni della premier: «Meloni attacca tutti per sviare dalle sue responsabilità su Gaza e sul caso Almasri. Il vittimismo associato al potere è pericoloso. Se ha agito nel giusto, lasci che la giustizia faccia il suo corso».

Critiche anche da Matteo Renzi, che ha accusato il Tg5 di aver confezionato «una lunga intervista senza contraddittorio», lamentando l’assenza di voce per le opposizioni.

Immigrazione, dazi e Ponte: le altre dichiarazioni della premier

Nel corso della stessa intervista, Meloni ha difeso l’azione del governo in tema di immigrazione e giustizia, ribadendo che «gli italiani ci hanno dato un mandato chiaro» e che sarà portato avanti «senza paura e a testa alta».

Sul fronte economico, ha parlato della questione dei dazi con gli Stati Uniti, sottolineando l’impegno dell’Italia a tutelare le proprie eccellenze agroalimentari. Infine, ha rivendicato con orgoglio l’approvazione definitiva del progetto per il Ponte sullo Stretto: «Dopo decenni di parole, siamo il governo che fa».