«Il premierato è per me la madre di tutte le riforme», ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un'intervista esclusiva al direttore dell'Adnkronos, Davide Desario. «Insieme alla riforma della giustizia, all'autonomia differenziata, alla riforma fiscale, queste sono le riforme per le quali gli italiani ci hanno votato. Andremo avanti perché vogliamo rafforzare la nostra democrazia e difendere il diritto dei cittadini a scegliere da chi farsi governare», ha aggiunto Meloni, confermando l'impegno del governo a proseguire con il programma riformista.

«Voglio realizzare per intero il programma del centrodestra e potermi ripresentare agli elettori dicendo la cosa più banale su cui i politici andrebbero giudicati: ve lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto», ha proseguito Meloni, enfatizzando l'importanza di completare le promesse fatte su temi come l'economia, l'immigrazione, la sicurezza, il sostegno alla famiglia, le riforme istituzionali, la politica estera e il lavoro.

Carceri, no di Giorgia Meloni all'indultino

Sempre Meloni ha parlato dell’indultino, proposto da Forza Italia dalle colonne del Dubbio. «Mi hanno molto colpito le parole di papa Francesco quando all'uscita della sua ultima visita a un carcere ha detto che, ogni volta che vede dei carcerati, pensa “perché loro e non io”. Non dobbiamo mai perdere la nostra umanità nei confronti di chi ha sbagliato e sta scontando una pena. Certamente le condizioni carcerarie ci preoccupano, abbiamo ereditato una situazione pesante sia per i detenuti che per gli agenti di polizia penitenziaria a cui stiamo cercando di porre rimedio con interventi straordinari e un nuovo piano di edilizia carceraria».

«Non ho mai creduto che la strada per ridurre il sovraffollamento siano indulti e svuotacarceri. Uno Stato giusto adegua la capienza alle necessità, non i reati al numero di posti disponibili. Servono misure strutturali per ampliare gli spazi a disposizione, e per migliorare le condizioni carcerarie, ed è quello che stiamo facendo», ha spiegato il premier. Il piano del Governo «è di arrivare alla fine della legislatura con una capienza nelle carceri aumentata di almeno settemila unità, ma fermo restando che occorre trovare le risorse il mio intendimento sarebbe di arrivare a 10 mila, cioè ai posti medi mancanti secondo le statistiche degli ultimi anni».

Sostegno al lavoro e alla sicurezza

«Vogliamo essere ricordati come il governo che ha aumentato il lavoro, ridotto il precariato e messo al centro la sicurezza sul posto di lavoro», ha detto Meloni. Ha sottolineato con orgoglio che il governo, insieme all'Inail, ha reperito ulteriori 650 milioni di euro per migliorare la sicurezza sul lavoro», portando la dotazione totale per quest'anno a oltre 1,2 miliardi di euro. «Ci confronteremo con le parti sociali l'8 maggio per discutere le proposte del governo», ha aggiunto.

Prezzo dell'energia e competitività

Meloni ha poi parlato del prezzo dell'energia, riconoscendo gli sforzi compiuti dal governo, ma ammettendo che resta ancora molto da fare. «Dobbiamo riuscire a trovare il modo di abbassare strutturalmente il costo dell'energia in Italia. È fondamentale per la competitività del nostro sistema», ha detto.

Sostegno alla natalità

Il sostegno alla natalità rimane una priorità per il governo, ha affermato Meloni. «Voglio ottenere gli stessi straordinari risultati che abbiamo ottenuto sul fronte dell'occupazione e del contrasto all'immigrazione irregolare», ha aggiunto. «Occorre continuare a sostenere le madri lavoratrici e a rafforzare gli strumenti di conciliazione famiglia-lavoro. Inoltre, è necessaria una grande alleanza culturale per cambiare la narrazione sulla maternità, affinché non venga più vista come un carico gravoso per la carriera», ha spiegato.

Progetto del ponte sullo Stretto

Parlando del ponte sullo Stretto di Messina, Meloni ha affermato: «Siamo stati la civiltà delle grandi edificazioni che stupivano il mondo, non possiamo intimidirci per un ponte, anche se maestoso. Sappiamo quante difficoltà comporti, ma tutto sta procedendo nella giusta direzione».

Il confronto politico e gli attacchi personali

Meloni ha anche riflettuto sul confronto politico che ha affrontato. «Sono cresciuta in un quartiere storicamente di sinistra e ho iniziato la mia militanza politica a scuola», ha dichiarato, aggiungendo che, purtroppo, alcune persone hanno messo in mezzo la sua famiglia in una «strategia di banale character assassination». «Troppo spesso sono stata oggetto di attacchi sessisti vergognosi», ha continuato. «Non bisogna abituarsi a queste cose, perché non è giusto e non è accettabile».

Libertà di stampa e democrazia

Meloni ha anche espresso il suo impegno per la libertà di stampa, definendola «troppo seria e preziosa per essere sminuita con la propaganda politica». Ha riconosciuto l'importante lavoro dei giornalisti in Italia, ma ha anche sottolineato che la libertà di espressione deve essere garantita, specialmente in un tempo in cui l'intelligenza artificiale pone nuove sfide nel mondo dell'informazione.

Relazioni internazionali

Infine, Meloni ha parlato delle relazioni internazionali, evidenziando l'importanza di mantenere un legame forte con gli Stati Uniti, ma anche di difendere gli interessi italiani. «Siamo determinati a far valere i nostri interessi, con lealtà ma senza subalternità», ha dichiarato.