«Ora torno a fare campagna elettorale tra la gente e per la gente». Splende ancora alto il sole sopra la sede provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro quando Matteo Ricci, ex sindaco, oggi eurodeputato e candidato per il centrosinistra alla guida della Regione Marche, esce accompagnato dai suoi avvocati e con il volto provato da oltre cinque ore di interrogatorio.

Ricci ha risposto a tutte le domande del pubblico ministero Maria Letizia Fucci, nell’ambito dell’inchiesta sugli affidi facili alle associazioni Opera Maestra e Stella Polare per la realizzazione di eventi e manutenzioni pubbliche, per la quale la procura pesarese ha emesso 24 avvisi di garanzia ipotizzando, a vario titolo, sette reati.

«Sono molto soddisfatto, ho risposto a ogni domanda e ho raccontato tutto ciò che so rispetto ai fatti contestati e rispetto alla mia attività da sindaco - ha detto l’ex primo cittadino attorniato dai cronisti - Ho ribadito la mia assoluta estraneità ai fatti e anzi ho portato anche un contributo ulteriore per l’accertamento della verità. Ringrazio quindi i magistrati per il loro lavoro. Sono molto sereno e determinato e adesso torno a quello che ho sempre fatto: fare campagna elettorale tra la gente e per la gente».

Ricci dunque ha rilanciato, scegliendo la via del dialogo con i pm e non si è avvalso della facoltà di non rispondere, come fatto invece 48 ore prima dal suo ex braccio destro Massimiliano Santini e da Stefano Esposto, presidente delle due associazioni no-profit destinatarie degli incarichi.

D’altronde, a poche ore dal faccia a faccia tra Ricci e i magistrati il leader del M5S, Giuseppe Conte, decisivo nell’alleanza del campo largo che sostiene l’ex sindaco, aveva fatto capire come il Movimento non avrebbe accettato una “scena muta”, e che avrebbe commentato al termine dell’interrogatorio.

Eppure, al momento in cui scriviamo nessuna dichiarazione è ancora arrivata dall’ex presidente del Consiglio, mentre la segretaria dem Elly Schlein sarà oggi a Pesaro per alcuni eventi elettorali al fianco di Ricci. Sul quale pende l’accusa di concorso in corruzione ma che non ha alcuna intenzione di mollare la corsa per le Regionali del 28 e 29 settembre. Il tour che vedrà la leader dem nelle Marche giovedì e venerdì passerà anche da Urbania, dove Schlein e Ricci apriranno la tradizionale “festa democratica”, da Fermignano e dalle aree interne.

Nel frattempo Ricci ha incassato la “difesa” a suo modo della ministra del Turismo, Daniela Santanché, anche lei alle prese con alcune vicende giudiziarie. «Sono stata garantista con me stessa e lo sono con tutti, non sono mica come i comunisti o come questi di sinistra che sono a corrente alterna - ha detto ieri Santanché parlando con i giornalisti a margine di una visita istituzionale a Senigalli - A me Ricci e le indagini che lo riguardano non mi interessano, mi interessa la politica e come si amministrano le città e le Regioni. Specificando che «tra me e Ricci c’è un mondo, la penso in maniera opposta rispetto a lui, ma non voglio che ci sia una magistratura che si sostituisca al corpo elettorale», dal momento che «sono i cittadini che dovranno scegliere in base a quello che ha fatto come sindaco e a quello che è il suo programma elettorale, ma a noi non interessa».