Il nuovo sviluppo arrivato dall’incidente probatorio in corso a Pavia riaccende l’attenzione sull’omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. La perizia genetica affidata dal Tribunale alla biologa forense Denise Albani ha infatti rilevato una “piena concordanza” tra l’aplotipo Y individuato su due unghie della vittima e la linea paterna di Andrea Sempio, oggi indagato nell’inchiesta riaperta dalla Procura.

La conclusione della perizia sul dna

Secondo quanto trapelato e confermato da più fonti, la perizia Albani rappresenta uno snodo essenziale dell’incidente probatorio. I risultati confermano la compatibilità già sostenuta nella consulenza tecnica presentata in Procura nel 2023 dai genetisti Ugo Ricci e Lutz Rower.

Ricci, interpellato dall’AGI, ha spiegato: «Abbiamo ricevuto via mail le anticipazioni della perizia. C’è una conferma esplicita sulla concordanza tra il dna sulle unghie di Chiara Poggi e quello di Sempio. Vengono così confermati i risultati ai quali ero giunto col collega Rower. Ora però a dirlo è anche la perizia Albani nominata dal Tribunale di Pavia».

Il ruolo dell’incidente probatorio

L’accertamento tecnico, disposto dai magistrati per cristallizzare la prova genetica, rappresenta il passaggio più rilevante tra quelli finora compiuti nel nuovo filone investigativo. La presenza dell’aplotipo Y sulle unghie della vittima venne rilevata già nel 2007 ma non condusse, all’epoca, a sviluppi ulteriori. La riapertura dell’indagine su Andrea Sempio, amico di Chiara già archiviato nel 2017, ruota attorno alla possibilità che quelle tracce possano assumere oggi un diverso valore probatorio.

La posizione di Alberto Stasi

Nella vicenda resta sullo sfondo la condanna definitiva a 16 anni inflitta a Alberto Stasi, all’epoca fidanzato di Chiara Poggi e ritenuto responsabile del delitto. I nuovi accertamenti avevano già riacceso il dibattito sul caso, dato che l’unica strada per un eventuale errore giudiziario sarebbe una richiesta di revisione, da presentare alla Procura generale di Brescia.