PHOTO
IMAGOECONOMICA
«Le notizie che arrivano da Bruxelles sul Qatargate impongono una riflessione seria e responsabile». A dirlo è Sandro Ruotolo, europarlamentare del Partito Democratico, intervenendo sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta che ha scosso le istituzioni europee.
Secondo Ruotolo, i prossimi passaggi che attendono il Parlamento europeo a Strasburgo – a partire dalle richieste di revoca dell’immunità parlamentare di alcune eurodeputate ed eurodeputati – richiedono «rigore, equilibrio e senso di responsabilità». In particolare, l’esponente dem richiama l’attenzione sull’arresto di un funzionario dell’anticorruzione belga, accusato di violazione del segreto istruttorio e di rapporti impropri con alcuni organi di stampa.
Un fatto che, sottolinea Ruotolo, «solleva interrogativi gravi sulle modalità con cui è stata condotta l’indagine». Pur ribadendo che la lotta alla corruzione rappresenta un dovere imprescindibile per le istituzioni democratiche, l’europarlamentare avverte che essa «non può mai prescindere dal rispetto delle regole, delle garanzie procedurali e dei diritti fondamentali».
«In caso contrario – afferma – il rischio concreto è quello di compromettere lo Stato di diritto e la credibilità stessa delle istituzioni europee». Un monito che si inserisce in un momento particolarmente delicato per l’Unione europea, chiamata a dimostrare trasparenza e solidità istituzionale senza cedere a scorciatoie.
Per Ruotolo, il Parlamento europeo ha il dovere di muoversi su un crinale complesso: «Nessuna indulgenza verso comportamenti illeciti, ma anche nessuna scorciatoia che metta in discussione il diritto». È proprio su questo equilibrio, conclude l’eurodeputato Pd, che «si misura la forza della nostra democrazia».






