I giudici della Corte d’Assise del Tribunale di Roma (presidente Paola Roja, giudice Paola Della Vecchia) hanno ordinato la sospensione del processo Regeni con la conseguente trasmissione degli atti alla Corte costituzionale. Giulio Regeni venne ucciso nel 2016. Sono accusati dell’omicidio del ricercatore universitario quattro appartenenti ai Servizi di sicurezza egiziani (Sabir Tariq, Mohamed Athar Kamel, Helmi Uhsam e Abedelal Sharif Magdi Ibrahim). Il 17 settembre scorso, nel corso dell’ultima udienza, i difensori d’ufficio degli imputati hanno ribadito la necessità di nominare un consulente di parte, nello specifico un interprete, alla stregua del pubblico ministero e delle parti civili, che avevano già provveduto a nominare i rispettivi consulenti.

La questione di costituzionalità sollevata dalla difesa degli 007 del Cairo ha riguardato l’acquisizione dei verbali contenenti le dichiarazioni rese nel 2016 da un sindacalista egiziano, Mohammed Abdullah Saeed, e sottoposti ad una doppia traduzione. Le difese hanno a loro volta chiesto di essere ammesse a nominare un proprio consulente, sollevando sul punto la questione di legittimità costituzionale. Qui si individua lo snodo principale dell’ordinanza di due giorni fa, che ha portato la prima Corte d’Assise a chiedere l’intervento della Consulta.

L’eccezionale condizione degli attuali imputati, dichiarati assenti in forza della sentenza costituzionale n. 192/2023, ma, in sostanza, irreperibili, ha reso di fatto impossibile la nomina da parte degli imputati di un consulente. «Se la perizia è quel mezzo di prova che permette genericamente l’acquisizione di dati specialistici richiedenti particolari competenze – evidenzia la Corte d’Assise -, non si vede perché non possa estendersi all’opera di traduzione di scritti dalla lingua straniera che transiterà dunque attraverso la procedura garantita di cui all’articolo 221 c. p. p. ( sulla nomina del perito, nda)».

«La questione di costituzionalità sollevata dalla difesa – dice al Dubbio l’avvocata Anna Lisa Ticconi, difensore d’ufficio del più giovane degli imputati, Abedelal Sharif Magdi Ibrahim - è nata dall’esigenza di tutelare l’equilibrio del contraddittorio garantito dall’articolo 111 della Costituzione che deve essere assicurato nello stesso modo a tutti gli imputati a prescindere dalla gravità dei fatti per cui si procede. Pertanto, l’ordinanza con cui la Corte d’Assise ha ritenuto fondata la questione di costituzionalità sollevata dalla difesa è parte di un procedimento finalizzato a sanare un vulnus, determinato dalla stessa sentenza della Corte costituzionale che ha reso possibile la celebrazione del processo, nonostante l’irreperibilità degli imputati, che di fatto impediva lo svolgimento di un contraddittorio equilibrato e garantito. Io e i miei collegi, difensori degli imputati, non possiamo fare altro che sperare nell’accoglimento della questione da parte della Corte Costituzionale».

Gli altri imputati sono difesi d’ufficio dagli avvocati Filomena Pollastro, Tranquillino Sarno e Paola Armellin. Come evidenzia la Corte d’Assise, il processo «è stato celebrato nella persistente assenza degli imputati di cui i difensori hanno costantemente lamentato il silenzio e la totale mancanza di contatti e comunicazioni di qualsiasi natura». La Corte d’Assise ha inoltre dichiarato “rilevante” e “non manifestatamente infondata” la questione della legittimità costituzionale dell’articolo 225, comma 2, del codice di procedura penale, «laddove consentendo alle parti private la nomina di un consulente tecnico a spese dello Stato, rinvia alla disciplina sul gratuito patrocinio, che, a sua volta, condiziona la nomina e la conseguente liquidazione quale spesa anticipata dall’Erario all’avvenuta ammissione al patrocinio, non consentendo la nomina del consulente tecnico con anticipazione a carico dell’Erario da parte del difensore d’ufficio che assista un imputato dichiarato assente».

Nell’intero dibattimento del processo Regeni si sono tenute fino ad oggi 28 udienze; sono stati ascoltati 38 testimoni (di cui alcuni richiamati più volte) e sono stati acquisti 28 verbali.