PHOTO
Rilievi e ricostruzioni 3D nell’abitazione della Famiglia Poggi Garlasco in via Pascoli
Nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. A distanza di diciotto anni dal delitto, un nuovo testimone avrebbe messo in discussione la versione di Andrea Sempio, l’amico del fratello della vittima, di recente indagato per omicidio volontario. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la persona ascoltata dagli inquirenti avrebbe smontato la narrazione legata al «famoso scontrino del parcheggio» di Vigevano, considerato per anni un tassello centrale nella difesa di Sempio.
Lo scontrino in questione, datato 13 agosto 2007 alle ore 10:18, era stato consegnato ai carabinieri di Vigevano oltre un anno dopo il delitto, il 4 ottobre 2008, durante il secondo interrogatorio di Sempio. Nel 2017, quell’elemento era stato ritenuto decisivo dal gip di Pavia Fabio Lambertucci per archiviare la posizione dell’uomo, escludendo la sua presenza sulla scena del crimine. Ma la Procura di Brescia, che oggi indaga su un possibile depistaggio legato alla prima inchiesta e sull’ex procuratore aggiunto Mario Venditti, ha riaperto tutti i fascicoli e sta ricostruendo passo dopo passo la genesi e la veridicità di quel ticket. «Nelle ultime ore – scrive il Corriere – gli investigatori sono risaliti a una persona informata sui fatti, interrogata sul caso del ticket di Vigevano del 13 agosto 2007, quello che Sempio fornì ai carabinieri un anno dopo il delitto».
Un alibi che diventa indizio
Nella nuova inchiesta coordinata dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, il biglietto del parcheggio non viene più considerato un elemento a discarico, ma al contrario un dettaglio potenzialmente sospetto. Secondo gli investigatori, la tempistica e le modalità con cui il documento è stato consegnato alle autorità non sarebbero compatibili con un comportamento lineare, e lascerebbero ipotizzare una costruzione successiva utile a fornire un alibi posticcio. L’attenzione dei magistrati si concentra ora su chi ha materialmente fornito il ticket e su come sia stato conservato per oltre un anno prima della consegna ai carabinieri.
Il nome di Andrea Sempio è tornato al centro delle cronache dopo che la Procura di Brescia ha iscritto l’ex procuratore capo di Pavia Mario Venditti nel registro degli indagati per corruzione in atti giudiziari, nell’ambito di un fascicolo che riguarda anche le prime indagini sull’omicidio Poggi. Secondo l’ipotesi investigativa, ci sarebbero stati rapporti impropri tra magistrati e ambienti economici che avrebbero potuto influire sulle scelte giudiziarie del passato. Proprio in questo contesto, la posizione di Sempio è stata riesaminata da zero.
Chiara Poggi fu trovata senza vita nella sua abitazione di via Pascoli, a Garlasco, il 13 agosto 2007. Dopo anni di processi, il fidanzato Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione.