«Il nuovo Papa non sarà solo il successore di Francesco, ma di San Pietro e di tutti i suoi predecessori». Così il cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto emerito della Congregazione per l’Educazione cattolica, ha commentato in diretta su Rai Radio 2, durante il programma Maschio Selvaggio, il clima che si respira in questi giorni alla vigilia del Conclave 2025.

«Stiamo delineando insieme, cardinali elettori e non, le caratteristiche del nuovo Pontefice», ha dichiarato. «Un Papa che sia in continuità con Francesco, ma anche capace di rispondere alle esigenze attuali della Chiesa e del mondo. Non sappiamo quanto durerà il Conclave, ma penso che per domenica prossima potremmo avere un nuovo Papa».

Versaldi ha sottolineato che la Chiesa non elegge un capo terreno, ma il Vicario di Cristo: «Non è una scelta politica o diplomatica. È un discernimento spirituale. Si ascolta la voce dello Spirito, non quella degli interessi umani. Quando si depone la scheda sotto lo sguardo del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, è un momento che scuote, fisicamente e spiritualmente».

Il porporato ha poi descritto le congregazioni generali come un passaggio preparatorio importante: «Si delineano orientamenti. La prima votazione è solitamente la più dispersiva, poi emergono delle figure e si vede dove si indirizza lo Spirito Santo. In Sistina si entra in un’altra dimensione, dove prevalgono ispirazioni dall’alto».

Il ricordo di Papa Francesco

Nel corso dell’intervista, Versaldi ha rivolto un pensiero affettuoso al Papa uscente: «Per me, Francesco è stato un Papa coraggioso, che ha affrontato molte difficoltà. Mi ha affidato l’educazione cattolica, ambito in cui ho potuto dare un contributo più adeguato. È stato frainteso, ostacolato, ma ha lasciato un’eredità preziosa. La Chiesa è sempre da riformare, e lui ha tracciato una direzione».

Infine, una riflessione personale: «Sono contento di non partecipare al Conclave, ma in parte mi dispiace. È un’esperienza unica e carica di responsabilità. Ma sono certo che lo Spirito guiderà chi dovrà scegliere».