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Pope Leo XIV appears at his studio's window to bless the faithful gathered in St. Peter's Square at the Vatican for the Angelus prayer, Sunday. (AP Photo/Andrew Medichini)
“La pace è il desiderio di tutti i popoli ed è il grido straziato di chi soffre la guerra. Preghiamo il Signore perché tocchi i cuori dei governanti e ispiri le menti, affinché alla violenza delle armi si sostituisca il coraggio del dialogo”. È l’appello lanciato da Papa Leone XIV durante l’Angelus domenicale in Piazza San Pietro.
Il Pontefice ha aperto il suo messaggio con un pensiero forte sul dramma delle guerre in corso. Un appello accorato, il suo, che richiama i leader mondiali alla responsabilità e all’urgenza di percorrere la via del dialogo, unica alternativa alla devastazione del conflitto armato.
Nel corso dell’Angelus, Papa Leone XIV ha rivolto anche un messaggio di cordoglio alle vittime del disastro causato dalle inondazioni del fiume Guadalupe, in Texas. “Esprimo le mie sentite condoglianze alle famiglie che hanno perso i loro cari, in particolare le giovani ragazze che si trovavano in un campo estivo. Preghiamo per loro”, ha detto.
Nel cuore della riflessione domenicale, Papa Leone XIV ha toccato un tema cruciale: l’autenticità della fede. “La Chiesa e il mondo non hanno bisogno di chi mostra la fede come un’etichetta esteriore – ha detto – ma di operai desiderosi di lavorare nel campo della missione, di discepoli innamorati del Vangelo, capaci di testimoniarlo ogni giorno”.
Un richiamo chiaro a vivere la fede nella concretezza della quotidianità. Il Papa ha parlato anche dei cosiddetti “cristiani delle occasioni”, quelli che “ogni tanto danno spazio a qualche buon sentimento religioso”, ma che non si impegnano in modo stabile nella vita spirituale e nella missione. “Per portare il Vangelo nel mondo – ha aggiunto – non servono troppe teorie, ma una cosa sola: coltivare la relazione con il Signore. È da lì che nasce l’energia per diventare veri testimoni del Regno di Dio”.
Nel concludere l’Angelus, il Papa ha rivolto un saluto affettuoso ai pellegrini presenti in piazza: “Rivolgo il mio saluto a tutti voi, fedeli di Roma, pellegrini italiani e stranieri. In questo periodo di gran caldo, il vostro impegno nel varcare le Porte Sante è ancora più coraggioso e ammirevole”.
Il Santo Padre ha anche annunciato un breve periodo di riposo: “Questo pomeriggio mi recherò a Castel Gandolfo, dove conto di rimanere per un po’ di riposo. Auguro a tutti voi di poter vivere un tempo di vacanza per ritemprare corpo e spirito. Buona domenica!”.
In occasione del terzo anniversario dell’“Osservatore di strada”, il mensile che dà voce ai poveri e agli emarginati, Papa Leone XIV ha scritto un messaggio per ringraziare chi ne rende possibile la pubblicazione e la distribuzione. “Grazie a tutti voi che da tre anni portate avanti questa piccola ma significativa esperienza. Come disse il mio amato predecessore Papa Francesco, ‘gli ultimi diventano protagonisti’”.
Infine, martedì 8 luglio, una piccola barca a vela latina tornerà a solcare le acque del Tevere dopo quasi due secoli. L’imbarcazione, chiamata “Hormiae”, è già nota per aver attraversato il Mediterraneo lo scorso anno con un messaggio di pace e con la benedizione di Papa Francesco. Questa volta la navigazione partirà da Ponte Milvio alle ore 10.00 e arriverà all’Isola Tiberina alle 10.30, dove si terrà una cerimonia con i rappresentanti delle tre religioni monoteiste: il Rabbino capo Riccardo Di Segni, l’Imam Nader Akkad e monsignor Marco Gnavi.
“Il Tevere divide Roma, ma le sue acque uniscono”, si legge nella presentazione dell’iniziativa, che intende promuovere l’incontro tra Islam, Cristianesimo ed Ebraismo. Il percorso simbolico attraversa tre luoghi chiave: la Grande Moschea di Roma, la Basilica di San Pietro e il Tempio Maggiore.
Alle 21.00, l’imbarcazione risalirà il Tevere con le vele illuminate dai colori della bandiera italiana. Un gesto di speranza e riconciliazione, che chiude la giornata con un messaggio forte: la pace è possibile solo quando si attraversano, insieme, le sponde delle differenze.