Quattro persone sono rimaste ferite in un breve ma intenso scontro armato avvenuto ieri nell’area di Ain Zara, sobborgo a sud-est di Tripoli e zona cuscinetto tra la capitale e la fascia meridionale della regione costiera. Secondo quanto riportato dai media locali, le violenze sono esplose nei pressi di un accampamento quando un gruppo vicino a Osama Najim Almasri ha tentato di prendere il controllo di una struttura riconducibile a Hakim al Sheikh, comandante di una milizia affiliata alla Forza di deterrenza al terrorismo e al crimine organizzato (Rada).

Le fonti spiegano che Almasri accusa al Sheikh di averlo «abbandonato» e di essersi schierato con il Governo di unità nazionale guidato da Abdulhamid Dabaiba. Ex capo della polizia giudiziaria ed ex direttore del carcere di Mitiga, Almasri è destinatario di un ordine di arresto emesso dalla Procura generale il 5 novembre per «violazioni dei diritti dei detenuti presso l’Istituto principale di correzione e riabilitazione di Tripoli», che comprenderebbero episodi di tortura, trattamenti crudeli e l’omicidio di un prigioniero. Resta inoltre ricercato dalla Corte penale internazionale per presunti crimini di guerra e contro l’umanità. Non è chiaro se sia attualmente agli arresti domiciliari nel quartiere di Suq al Juma o detenuto altrove, poiché mancano conferme ufficiali.

Le quattro persone ferite, con lesioni considerate lievi o moderate, sono state trasferite alla clinica Al Kuhaili, nella stessa zona di Ain Zara. Le fonti sottolineano che gli scontri sono durati poco e non si sono estesi oltre il perimetro dell’accampamento.

Parallelamente, la Brigata 444 ha diffuso una nota in cui smentisce qualsiasi coinvolgimento nelle violenze o in eventuali esercitazioni militari nell’area. La formazione ha chiarito che «tutte le attività addestrative si svolgono al di fuori di Tripoli» e definito «completamente false» le notizie riguardanti feriti riconducibili alle sue operazioni nella capitale.