Nel corso dell’udienza ai Fratelli delle Scuole Cristiane, Papa Leone XIV ha espresso un messaggio di speranza e riflessione per i giovani del nostro tempo, sottolineando le sfide che affrontano e la necessità di supporto nel loro percorso di crescita. «I giovani sono un vulcano di vita, di energie, di sentimenti, di idee», ha affermato il Pontefice, esprimendo ammirazione per i talenti e le capacità dei giovani in vari settori. Tuttavia, ha anche sottolineato che, come in ogni epoca, essi hanno bisogno di aiuto per sviluppare armoniosamente queste potenzialità.

Il Papa ha messo in evidenza le difficoltà moderne, come l’isolamento sociale, l’individualismo, il relativismo e l’instabilità affettiva, che ostacolano un sano sviluppo. In risposta a queste sfide, Papa Leone XIV ha incoraggiato l’educazione delle nuove generazioni.

Un messaggio di pace per il mondo intero

Il Papa aveva inoltre rinnovato il suo appello per la pace durante l’udienza giubilare con i fedeli delle Chiese Orientali. Ha dichiarato che la pace di Cristo non è un silenzio dopo il conflitto, ma un dono che riattiva la vita, un processo che deve portare a riconciliazione, perdono e coraggio di ricominciare. «La guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere», ha affermato, sottolineando come la violenza e la conquista militare non risolvano i problemi, ma li amplifichino. «La pace deve essere costruita attraverso il dialogo e la comprensione reciproca», ha aggiunto, esortando i leader mondiali a incontrarsi, negoziare e cercare soluzioni pacifiche per i conflitti in corso, come quello in Ucraina.

Un futuro di dialogo e speranza

Il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, ha anche commentato le recenti prospettive di pace in Ucraina, esprimendo ottimismo per l'incontro previsto a Istanbul. «Speriamo che ci siano spiragli di pace», ha dichiarato, sottolineando che questo incontro potrebbe segnare un punto di partenza per una risoluzione seria del conflitto. Riguardo a un possibile viaggio di Papa Leone XIV in Ucraina, Parolin ha affermato che è ancora prematuro, ma ha suggerito che il primo viaggio del Papa potrebbe essere diretto a Nicea, un luogo significativo per il dialogo ecumenico.