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MANIFESTAZIONE PRO PAL A SOSTEGNO DELLA FLOTILLA
La Global Sumud Flotilla, la flotta internazionale carica di aiuti umanitari, è attesa nella Striscia di Gaza nelle prossime 24 ore, portando a un'escalation di tensione. La televisione pubblica israeliana Kan News ha riferito il piano di Israele per intercettare le navi, ribadendo che non intende «consentire alle navi di rompere il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza per non creare un precedente».
A causa dell'elevato numero di imbarcazioni (circa cinquanta), il piano israeliano prevede di prenderne il controllo utilizzando la 13ª Flottiglia (Shayetet 13), l'unità di incursori d'élite della Marina.
Il piano è drastico: «Centinaia di attivisti saranno radunati su grandi navi militari e condotti in Israele attraverso il porto di Ashdod per essere interrogati e trasferiti. Il fatto che ci siano circa cinquanta imbarcazioni non consentirà il loro traino, quindi alcune imbarcazioni saranno affondate in mare». Kan News sottolinea che la Flotilla è «molto diversa dalle precedenti, anche perché comprende decine di imbarcazioni ed è accompagnata da navi da guerra. Israele non ha mai affrontato un evento del genere in passato».
L'appello di Meloni e il ritiro della Marina italiana
Sulla vicenda è intervenuta il premier italiano Giorgia Meloni, che ha espresso il suo sostegno all'iniziativa di pace proposta da Trump, ma ha avvertito che il tentativo della flottiglia di rompere il blocco navale potrebbe essere usato come pretesto per inasprire la violenza nella regione.
Meloni ha invitato gli organizzatori a fermarsi e ad accettare una delle proposte per il trasferimento degli aiuti attraverso rotte sicure, evitando di «danneggiare proprio la popolazione di Gaza a cui la flottiglia è destinata». Successivamente, il governo italiano ha formalmente ordinato alla Marina Militare italiana di ritirarsi dalla scorta alla flottiglia, come già anticipato dal Ministro Tajani.
L'esercito israeliano chiude l'ultimo varco terrestre
Contemporaneamente all'arrivo via mare, l'esercito israeliano ha annunciato la chiusura dell'ultimo varco che consente ai residenti della Striscia di Gaza meridionale di accedere al Nord del territorio. Il portavoce in lingua araba dell'esercito, Avichay Adraee, ha dichiarato su X: «Al-Rashid Street sarà chiusa al traffico proveniente dall'area del settore meridionale alle 12:00. Gli spostamenti verso sud saranno consentiti a coloro che non sono stati in grado di evacuare Città di Gaza. In questa fase, (l’esercito israeliano) consente la libera circolazione verso Sud senza ispezioni».
Tensioni interne in Israele sul piano di cessate il fuoco
Infine, il piano di cessate il fuoco promosso dal presidente americano Trump continua a generare forti tensioni all'interno del Governo israeliano. Il Ministro della Sicurezza nazionale e parlamentare di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ha dichiarato durante la riunione del gabinetto di Sicurezza che la proposta è «pericolosa per la sicurezza di Israele», annunciando l'intenzione di discutere la questione direttamente con il primo ministro Benjamin Netanyahu.