Il Conclave per scegliere il prossimo Papa è ufficialmente iniziato, con i cardinali che si riuniscono a Roma per discutere del futuro della Chiesa. Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, ha sottolineato che, sebbene nessun cardinale cerchi di essere un «secondo Papa Francesco», c'è una larga condivisione della necessità di una «Chiesa in uscita». Un concetto, introdotto da Papa Francesco, è stato tracciato attraverso le sue parole, decisioni e gesti, ed è ampiamente condiviso tra i cardinali, anche se ognuno porta con sé la propria esperienza e visione. Nichols ha aggiunto: «Nessuno cerca di essere un secondo Papa Francesco. L'importante è essere se stessi, intelligenti, aperti, e radicati nella preghiera».

In un momento storico in cui la Chiesa è chiamata a rispondere alle sfide dei tempi moderni, i cardinali non vedono come determinante la nazionalità o l'identità continentale del nuovo Papa, come ha precisato il cardinale Nichols. «La traiettoria è segnata, ma la figura del prossimo Papa dipenderà dallo Spirito Santo», ha commentato il cardinale Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo di Giacarta, mentre altri, come il cardinale Louis Raphaël Sako, hanno affermato che il nuovo Papa dovrà essere un «pastore per le sfide di oggi, difensore dei poveri e promotore della pace".

Nel frattempo, i giovani della Chiesa si sono fatti sentire con una lettera aperta ai cardinali, chiedendo di proseguire il cammino tracciato da Papa Francesco e di imparare dagli errori del passato, come il clericalismo e gli abusi. La lettera, sostenuta da organizzazioni giovanili e da figure come il prete portoghese padre Guilherme e la "suora di TikTok" spagnola, suor Xiskya Valladares, invita i cardinali a scegliere un Papa che non solo accolga i giovani, ma li renda coprotagonisti. «Chiamateci pellegrini di speranza. Ascoltateci», scrivono i ragazzi.

Le Congregazioni dei cardinali, in vista del Conclave che inizierà ufficialmente il 7 maggio, si stanno concentrando sulla figura del nuovo Papa, ma senza fretta. Il cardinale Jean Paul Vesco, arcivescovo di Algeri, ha affermato che «l'importante è avere un buon Papa, non importa quanto tempo ci vorrà».

Infine, un curioso episodio ha accompagnato le riunioni in Vaticano: un cittadino americano, Jason, si è presentato con una scatola di palle da baseball da farsi autografare dai porporati, nella speranza che uno di loro diventi il prossimo Papa. «Spero che su una di queste palle ci sia l'autografo del prossimo Papa», ha detto scherzosamente.