La giornata si apre con un nuovo bilancio di sangue a Gaza: almeno 12 persone uccise dall’alba nei raid israeliani sulla Striscia. Lo riferisce Al Jazeera, precisando che un bombardamento ha colpito due abitazioni nel quartiere Zeitoun di Gaza City.

Espulso sacerdote italiano

Sul fronte diplomatico, il capogruppo del Pd in Commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, ha chiesto alla Farnesina di fare chiarezza sull’espulsione di don Nandino Capovilla, sacerdote veneziano in pellegrinaggio in Terrasanta con una delegazione di Pax Christi.

Secondo Scotto, il provvedimento adottato da Israele contro un’autorità religiosa impegnata nella promozione di pace e giustizia è «inaccettabile», soprattutto «alla vigilia di un’occupazione totale di Gaza condannata dall’intera comunità internazionale».

Meloni-Abbas: «Fine immediata delle ostilità»

Nel pomeriggio di ieri, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il presidente palestinese Mahmoud Abbas. In una nota di Palazzo Chigi si legge che la premier ha espresso «profonda preoccupazione per le recenti decisioni israeliane» che sembrano condurre a «un’ulteriore escalation militare» e ha definito «ingiustificabile e inaccettabile» la situazione umanitaria nella Striscia.

Meloni ha ribadito la necessità di «giungere immediatamente alla fine delle ostilità» per garantire l’accesso agli aiuti e ha condiviso con Abbas che «Hamas debba rilasciare tutti gli ostaggi e accettare di non avere un futuro nel governo di Gaza».

Israele risponde a Crosetto

Un ulteriore fronte di frizione si è aperto dopo le dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto a La Stampa, in cui ha affermato: «Quel che sta accadendo è inaccettabile. Non siamo di fronte a un’operazione militare con danni collaterali, ma alla pura negazione del diritto». Crosetto ha inoltre sostenuto che «bisogna trovare il modo per obbligare Netanyahu a ragionare».

L’ambasciata israeliana in Italia ha replicato su X definendo le parole del ministro «totalmente inaccettabili» e accusandolo di «distorsione della realtà» rispetto alla natura di Hamas, «organizzazione terroristica dedita all’annientamento di Israele». Nella stessa nota, Israele ha ribadito di «continuare a fornire aiuti umanitari a Gaza» e di respingere «qualsiasi imposizione riguardo alla propria sicurezza».