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generale libico Almasri
Le autorità libiche smentiscono categoricamente la voce, circolata nelle ultime ore, secondo cui Osama Najeem Almasri sarebbe fuggito. L’ex capo della Polizia giudiziaria, arrestato il 5 novembre 2025 nell’ambito dell’inchiesta sulle violenze commesse nel carcere di Mitiga, è regolarmente detenuto e il suo procedimento giudiziario è in corso. A chiarirlo è stato il procuratore generale di Tripoli, al Siddiq Ahmad al Sour, intervenuto con una nota affidata all’agenzia “Akhbar Libya 24”, con sede a Bengasi.
«Osama Najeem Almasri è detenuto in carcere e seguo personalmente ogni fase del suo procedimento giudiziario», ha dichiarato Al Sour, respingendo ogni ricostruzione relativa a una presunta fuga dell’imputato. Il procuratore ha aggiunto che Almasri è stato già deferito alla Camera d’accusa del Tribunale di prima istanza di Tripoli Est, passaggio che conferma l’avanzamento dell’iter giudiziario.
Restano aperte le indagini sulle condotte contestate non solo all’ex dirigente, ma anche agli altri soggetti coinvolti nella gestione del carcere di Mitiga. «Sono ancora in corso le indagini per accertare la responsabilità anche degli altri soggetti coinvolti nelle condotte illegali per cui Almasri è stato arrestato», ha spiegato Al Sour, precisando che il provvedimento restrittivo del 5 novembre era stato emesso «sulla base dell’interrogatorio dell’imputato e della disponibilità di prove sufficienti».
Secondo la Procura generale, Almasri avrebbe avuto un ruolo centrale «nella gestione delle operazioni e della sicurezza giudiziaria» all’interno dell’istituto di Tripoli, struttura da anni al centro di numerose denunce internazionali per abusi e violazioni dei diritti umani.


