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VERTICE INFORMALE DEI MINISTRI DELLA DIFESA UE
Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato in via definitiva il Programma per l’industria europea della difesa (EDIP), nuovo strumento pensato per accrescere la competitività e la prontezza dell’Europa nel settore militare. Con questo passaggio si chiude l’iter legislativo e si apre la fase operativa del programma, che mira a rafforzare la Base industriale tecnologica della difesa europea (EDTIB) in un contesto internazionale segnato da instabilità e crescente competizione strategica.
L’EDIP dispone di 1,5 miliardi di euro in sovvenzioni per il periodo 2025-2027. Trecento milioni sono riservati allo Strumento di Sostegno all’Ucraina, che rappresenta una novità assoluta: si tratta di un canale dedicato alla modernizzazione dell’industria della difesa ucraina e alla sua graduale integrazione nell’ecosistema produttivo europeo. Il programma potrà inoltre essere rafforzato in futuro tramite contributi volontari degli Stati membri o di partner terzi.
La strategia europea punta su più direttrici, a cominciare dagli appalti congiunti. Il nuovo strumento finanzierà l’acquisizione comune di sistemi militari da parte di almeno tre Paesi partecipanti, promuovendo la nascita e il mantenimento di pool industriali utili in caso di crisi. Accanto a questo, l’UE investirà nel potenziamento della capacità produttiva di beni critici, nella promozione di progetti industriali collaborativi considerati essenziali per la sicurezza comune e in iniziative volte a migliorare l’interoperabilità tra i sistemi e ad aprire il mercato della difesa a piccole e medie imprese, imprese a media capitalizzazione e start-up.
Per garantire che il sostegno europeo rafforzi l’autonomia strategica dell’Unione, il regolamento introduce un limite alla quota di componenti provenienti da Paesi esterni all’Ue o allo Spazio Economico Europeo, salvo eccezione per l’Ucraina nell’ambito dello Strumento di Sostegno. La soglia massima fissata è del 35 per cento del costo totale dei componenti del prodotto finale. Nessun contributo può arrivare da Stati non associati in conflitto con gli interessi di sicurezza europei.
L’EDIP istituisce anche il primo quadro europeo di sicurezza dell’approvvigionamento, concepito per rendere più resiliente la catena produttiva e garantire una risposta industriale rapida ed efficiente in caso di emergenze. È un ulteriore passo verso un’architettura di difesa più integrata, capace di sostenere sia le esigenze immediate sia la competitività europea nel lungo periodo.


