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IMAGOECONOMICA
Importante vittoria legale per un assistito della sede zonale Enasc di Laureana di Borrello (Reggio Calabria), guidata da Ferdinando Morabito. La decisione arriva al termine di un percorso costruito grazie alla professionalità dell'operatore di sede e al lavoro sinergico con il legale convenzionato, dopo un approfondito studio della normativa previdenziale.
Il caso trae origine dal ricorso amministrativo presentato il 18 marzo 2024 al Comitato provinciale Inps, a seguito del mancato riconoscimento dell'integrazione al trattamento minimo sull'assegno ordinario di invalidità . Il responsabile zonale Enasc aveva motivato il ricorso sottolineando come l'integrazione rappresenta uno strumento essenziale per garantire un livello minimo di reddito a chi percepisce un'indennità insufficiente per una vita dignitosa.
Nel successivo giudizio, l'avvocato Giovanni Montalto , legale convenzionato della sede Enasc di Laureana di Borrello, ha presentato un'approfondita memoria difensiva a supporto dell'assistito. L'Inps , costituitosi in giudizio, ha eccepito preliminarmente l'inammissibilità dell'azione per intervenuta decadenza ai sensi del DL 384/1992, chiedendo il rigetto integrale del ricorso.
La causa è stata discussa il 29 novembre 2025 davanti al Giudice del Lavoro, che ha riconosciuto le ragioni dell'assistito e ha mandato l'Inps a integrare l'assegno ordinario di invalidità fino al trattamento minimo , disponendo inoltre il pagamento degli arretrati maturati, comprensivi di interessi legali e rivalutazione monetaria.
Nella motivazione, il Giudice richiama la natura “di favore” prevista dalla legge 222/1984, evidenziando come questo impianto non sia stato modificato neppure con la riforma introdotta dalla legge 335/1995, che ha segnato il passaggio dal sistema retributivo al contributivo. La sentenza riconosce quindi il diritto del ricorrente alla ricostituzione dell'assegno , categoria IO, e alla sua integrazione al minimo, includendo anche i contributi anteriori al 1° gennaio 1996.
La vicenda rappresenta un esempio di serietà e qualità del patronato Enasc, reso possibile dalla determinazione e dalla competenza dei professionisti coinvolti, che non si sono fermati di fronte al primo diniego dell'ente previdenziale.


