Il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto ha commentato il caso di De Maria, il detenuto che, dopo aver ricevuto un permesso premio per lavorare come receptionist in un albergo, ha cercato di uccidere una donna con la quale aveva instaurato una relazione. Non riuscendo nell'omicidio, De Maria si è tolto la vita. In un'intervista a Radio Cusano, Sisto ha sottolineato come il caso sia particolarmente delicato e abbia messo in evidenza le problematiche psicologiche del detenuto.

Sisto ha ribadito che la concessione di permessi premio a detenuti con precedenti penali gravi richiede un'accurata valutazione da parte del giudice di sorveglianza. Secondo il viceministro, il giudice deve agire con prudenza, soprattutto nei casi di detenuti come De Maria, che avevano precedenti di crimini efferati. Ha anche suggerito che sarebbe utile che il giudice di merito possa decidere direttamente sulla possibilità di concedere permessi premio, garantendo una maggiore sicurezza per i cittadini.

«Il fatto che De Maria abbia ricevuto il permesso premio non deve distrarci dal problema principale, ovvero che bisogna evitare che condotte simili possano verificarsi in futuro. I giudici devono essere attenti e non superficiali», ha concluso Sisto, sottolineando che, in situazioni come questa, potrebbe essere preferibile seguire un percorso all'interno del carcere, più controllato e sicuro, piuttosto che all'esterno.