«Abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere di verificare se il Ministro della Giustizia Carlo Nordio possa essere penalmente responsabile, anche a titolo di concorso omissivo, dei reati di istigazione o aiuto al suicidio in relazione all’emergenza suicidi nelle carceri italiane».

Lo ha annunciato Filippo Blengino, segretario di Radicali Italiani, denunciando la drammaticità della situazione: 53 suicidi dall’inizio del 2025, tra cui un minorenne morto proprio oggi all’Istituto Penale Minorile di Treviso.

«Carceri fabbriche di disperazione»

«Le carceri italiane sono diventate fabbriche di disperazione e di morte – ha dichiarato Blengino –. Nordio, pur conoscendo perfettamente la situazione, non ha adottato alcuna misura strutturale per ridurre il sovraffollamento e per garantire condizioni dignitose di detenzione. La sua inerzia, di fronte a un bollettino di guerra di suicidi, è inaccettabile».

Secondo i Radicali, il Ministro aveva un obbligo giuridico di intervenire per prevenire i rischi per la vita e la salute dei detenuti. «L’omessa adozione di misure idonee – ha aggiunto Blengino – riteniamo possa configurare una responsabilità penale per concorso nei suicidi, qualora venga provato il nesso causale. Non possiamo parlare di fatalità: è responsabilità politica e, riteniamo, anche penale».

Un’emergenza nazionale

La questione dei suicidi in carcere è diventata un tema politico centrale nelle ultime settimane. I numeri aggiornati dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria parlano di una media di due suicidi a settimana, con punte drammatiche in istituti sovraffollati come Napoli Poggioreale, Firenze Sollicciano e Torino.