«Sul tema dell'immigrazione pensavo di aver finito dopo 4 anni e mezzo di processo, invece come al gioco dell'oca pigli la carta che ti dice torna alla casella di partenza». Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando oggi a Sirolo (Ancona), ha annunciato che tra ottobre e novembre la Cassazione deciderà sul suo processo legato al caso Open Arms.

Il leader della Lega ha ricordato che i giudici di Palermo lo avevano assolto, scrivendo «268 pagine di motivazioni per cui bloccare gli sbarchi clandestini da navi straniere non è un reato, ma un sacrosanto diritto e dovere di un ministro della Repubblica italiana».

Salvini ha spiegato che la Procura ha presentato ricorso e ora la parola spetta alla Suprema Corte. «Ci sono solo due possibilità: o confermi l’assoluzione e quindi ci rivediamo a piede libero a Sirolo, oppure se non posso venire io da voi, verrete voi a trovare me nell’altra», ha detto con ironia.

«Io sono curioso per natura – ha aggiunto – quindi quasi nessun tipo di esperienza mi turba».