Matteo Salvini non usa mezzi termini per bocciare il Piano europeo di riarmo: «Non c’entra niente con la situazione in Medio Oriente, è solo una scusa per indebitarci e comprare armi o missili in Francia e Germania». Intervenendo a No stop news su RTL 102.5, il leader della Lega liquida il progetto come inutile e pericoloso, evocando il rischio di costruire «un esercito europeo improbabile, impossibile e privo di comando unitario».

«Figuratevi se in un conflitto atomico – ha ironizzato Salvini – un esercito europeo di poche migliaia di uomini armati può incidere tra Russia, Ucraina, Cina e Stati Uniti. Non serve né a noi né a nessuno nel mondo», ha concluso, criticando i debiti comuni europei da centinaia di miliardi per armamenti da acquistare nei prossimi vent’anni.

Ucraina nell’Ue? «Un disastro per tutti»

Anche sull’ipotesi dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea Salvini è netto: «Sarebbe un collasso per i sistemi economici e produttivi di diversi Paesi, Italia compresa». Durante il convegno dei Giovani di Confindustria, il ministro delle Infrastrutture ha ribadito la propria contrarietà a un’Unione «sempre più grande e sempre più debole», sostenendo che una normativa unica sulle imprese non può funzionare per economie così diverse tra loro.

Energia, via libera al nucleare: «Sarebbe un suicidio dire no»

L’altro grande tema affrontato da Salvini è quello energetico: «Se nel mondo ci sono 440 centrali nucleari, di cui 150 in Europa, l’Italia non può restare fuori. Dire di no al nucleare di nuova generazione sarebbe un suicidio». Secondo il vicepremier, partire ora significherebbe avere produzione già dal 2032: «Se semini bene nel 2025, tra 7 anni hai un Paese diverso. E lo puoi avere».

Tecnologia: sì a Starlink senza esitazioni

Infine, spazio anche alla connettività. Alla domanda se esista un’alternativa al sistema satellitare Starlink di Elon Musk per coprire le aree svantaggiate del Paese, la risposta di Salvini è stata lapidaria: «No. Io farei il contratto domani mattina, senza dubbio. Non posso permettermi simpatie o antipatie se faccio il ministro».

Il leader leghista ha anche ironizzato sul rapporto tra Musk e Trump: «È chiaro che è irrituale vedere il più ricco del mondo litigare con il più potente del mondo, ma è altrettanto irrituale dire no a Starlink solo perché Musk non ci piace».