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Mattarella
«L’Intelligenza Artificiale, se mal gestita, può mettere a rischio la libertà, la stabilità democratica e la sicurezza dei cittadini». Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto il suo intervento alla sessione dedicata all’Intelligenza Artificiale nel corso della riunione del gruppo Arraiolos, in corso a Tallinn, richiamando i leader europei alla responsabilità comune nel governo delle nuove tecnologie.
Mattarella ha sottolineato come l’IA, «particolarmente nella sua versione generativa», stia ridefinendo il futuro della crescita economica e della sicurezza nazionale, incidendo sui processi produttivi, decisionali e sociali. «Non si tratta soltanto di migliorare l’efficienza operativa – ha spiegato – ma di favorire innovazione e inclusione. Gli algoritmi intelligenti, se sviluppati in modo etico e responsabile, possono ridurre le disuguaglianze e rendere i servizi pubblici più accessibili ai cittadini».
Il capo dello Stato ha indicato sanità, finanza, mobilità e pubblica amministrazione come settori in cui l’IA può rappresentare un volano di progresso. Ma il presidente ha anche avvertito che la tecnologia, «se usata in modo spregiudicato», può diventare una minaccia per la democrazia e la sicurezza globale. «Assistiamo quotidianamente a un uso crescente dell’intelligenza artificiale per fini di disinformazione e manipolazione delle opinioni pubbliche – ha detto Mattarella – attraverso la profilazione degli utenti e la diffusione di notizie false».
Il capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sui cyberattacchi alimentati da IA che colpiscono istituzioni, infrastrutture critiche e servizi essenziali, come energia, trasporti, telecomunicazioni, sistema bancario e sanità. «La dimensione cibernetica della sicurezza ha assunto un peso crescente e le nostre società digitali sono più vulnerabili», ha aggiunto. Mattarella ha ribadito la necessità di una collaborazione più stretta fra i Paesi europei per affrontare il nuovo paradigma di minacce legato alla rivoluzione digitale: «Occorrono scambi informativi sulle minacce di disinformazione e sugli incidenti cibernetici, procedure comuni e strategie flessibili contro gli attori malevoli». Il capo dello Stato ha citato il Regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale, adottato nel 2024, come primo quadro normativo organico al mondo, e il piano della Commissione Ue pubblicato nel marzo 2025, che integra regolazione, investimenti e formazione delle competenze.
«Siamo di fronte a un nuovo paradigma di minacce che richiede risposte altrettanto innovative», ha ammonito Mattarella, ricordando che la forza dell’Europa risiede nella capacità di agire insieme e nella difesa condivisa dei valori democratici. L’appello del presidente si inserisce in un momento cruciale per l’Unione, chiamata a bilanciare libertà individuali, innovazione e sicurezza in un contesto globale segnato dalla competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina.