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La Scuola superiore dell’avvocatura del Consiglio nazionale forense e la Pontificia Università Antonianum uniscono le forze. Lo fanno attraverso due percorsi di alto profilo. Si tratta di un Corso di alta formazione giuridico-filosofica e di un Laboratorio formativo con “Diploma di alta specializzazione in Etica e Intelligenza Artificiale”.
Le due proposte, pensate per l’avvocatura, partono dalla necessità di confrontarsi non solo con l’evoluzione normativa, ma anche con i mutamenti culturali, politici e tecnologici che incidono sull’esercizio della professione forense. Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 30 settembre a questo sito.
Per quanto riguarda il Corso-Concorso di alta formazione giuridico-filosofico, vengono messi a disposizione 15 posti del dottorato di ricerca in Filosofia con specifico indirizzo giuridico-politico, previo superamento di apposita selezione competitiva al termine di un percorso formativo annuale per un totale di 60 crediti formativi universitari (Ects-European credits transfer system). Il carico didattico complessivo è pari a 360 ore, tra lezioni, seminari, laboratori di scrittura giuridica e attività di confronto seminariale.
Questa iniziativa si propone di contribuire al recupero della più alta vocazione intellettuale e della funzione sociale della professione forense, offrendo un itinerario di riflessione avanzata sul diritto nella sua radice ontologica, restituendo centralità all’avvocato quale, si legge nel bando pubblico, «interprete e custode del logos giuridico, in una prospettiva applicativa legata all’esercizio della professione».
Tra le materie giuridiche che rientrano nel percorso formativo vi sono la diplomazia delle culture, il diritto costituzionale, il diritto comparato, il diritto civile, il diritto penale, il diritto del lavoro, la deontologia forense, il diritto internazionale e il diritto delle nuove tecnologie. Le materie filosofiche sono Storia della filosofia moderna, filosofia politica, etica filosofica, storia della filosofia contemporanea, filosofia morale e Storia della filosofia contemporanea.
Possono presentare domanda di ammissione i praticanti avvocati, i laureati in giurisprudenza (vecchio ordinamento o laurea magistrale ai sensi del D.M. 270/2004), oppure chi è in possesso di titolo accademico straniero equipollente riconosciuto secondo la normativa vigente. Il concorso è riservato ai primi 100 candidati che abbiano regolarmente completato la procedura di iscrizione, ivi compreso il versamento della quota prevista.
Il Laboratorio formativo “Diploma di Alta Specializzazione in Etica e Intelligenza Artificiale” è invece pensato per chi desidera approfondire l’impatto delle nuove tecnologie sul diritto e sulla professione legale. L’Intelligenza artificiale pone questioni decisive in materia di responsabilità, tutela dei diritti, accesso alla giustizia ed esercizio della difesa. Il Laboratorio mira ad offrire agli avvocati una preparazione specifica sulle sfide lanciate dall’IA, coniugando riflessione etica e prospettive applicative.
«Alla base del percorso di alta formazione – spiega il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco – spicca la valorizzazione della funzione sociale dell’avvocatura, che è la vera garanzia di difesa dei diritti, il riappropriarsi da parte della stessa della qualità di parte attiva nello sviluppo culturale ed intellettuale della comunità. Sarà l’occasione anche per esaminare il rapporto tra indipendenza dell’avvocatura e deontologia. In sostanza, il Cnf vuole contribuire alla formazione di un pensiero giuridico volto alla valorizzazione del concetto di giustizia anche mediante la consapevolezza critica nell’utilizzo della categoria di diritto nell’argomentazione giuridica e forense».
Francesco Pizzuto, tesoriere della Scuola superiore dell’avvocatura, sottolinea il valore dell’iniziativa: «Il percorso intrapreso tra il Cnf e, per esso, dalla Ssa prevede una collaborazione per attività formative, scientifiche e di aggiornamento per gli avvocati italiani, compresa la realizzazione di programmi di ricerca, conferenze, scambi di materiale didattico. In questo ambito, per la prima volta nella storia del Consiglio nazionale forense, si è avviato un percorso universitario di alta formazione, giuridico-filosofico, che è anche un percorso accademico finalizzato all’accesso di ben 15 borse per dottorato di ricerca».
Il coordinamento scientifico è affidato ad una commissione accademica paritetica, composta da 8 membri (per il Cnf e per la Ssa ci sono il presidente Francesco Greco e i consiglieri Giampaolo Brienza, Francesco Pizzuto e Demetrio Rivellino). Andrea Bizzozero, decano della facoltà di Filosofia presso la Pontificia Università Antonianum, si sofferma sulla collaborazione con il Cnf e la Ssa. «Tra i compiti propri della facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum – afferma Bizzozero - vi è la promozione di un effettivo dialogo a tutto campo, non come mero atteggiamento tattico, ma come esigenza intrinseca per fare esperienza comunitaria della ricerca del bene e della verità, anche in vista di una condivisione dei saperi che si traduca in un impegno nella cura della “Casa comune”. Da qui l’esigenza di favorire e incrementare un fecondo dialogo tra le diverse forme di sapere e le differenti discipline. Alla luce di tale prospettiva epistemologica-formativa la facoltà di Filosofia, in collaborazione con Consiglio nazionale forense e la Scuola superiore dell’avvocatura, offre la possibilità di un dottorato di ricerca in Filosofia nell’indirizzo politico-giuridico, volto ad incrementare la ricerca in una dinamica inter-scientifica filosofico-giuridica».