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MATTEO PIANTEDOSI MINISTRO DEGLI INTERNI, ALFREDO MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, CARLO NORDIO MINISTRO GIUSTIZIA
La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha avviato l’esame delle carte trasmesse dal Tribunale dei Ministri in merito alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del sottosegretario Alfredo Mantovano e dei ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Almasri.
Lo ha annunciato il presidente della Giunta, Devis Dori, spiegando che l’Ufficio di presidenza ha definito all’unanimità il calendario dei lavori: entro la fine di settembre sarà pronta la relazione per l’Aula.
Il percorso prevede almeno cinque sedute, durante le quali saranno convocati i tre esponenti del governo per fornire chiarimenti. L’Aula della Camera voterà in via definitiva entro ottobre, con voto palese in Giunta e segreto in Aula.
Nel frattempo, si alzano i toni del confronto politico. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, ospite di Agorà Estate su Rai3, ha parlato senza mezzi termini: «Sul caso Almasri nessun esponente del governo ha parlato di ragion di Stato. Anzi, Piantedosi ha affermato in Parlamento che non c’erano pressioni dalla Libia e nessun pericolo per l’Italia. Ha mentito davanti al Parlamento. Anche il ministro Nordio ha mentito su più circostanze. Se c’era ragion di Stato, la si doveva rivendicare».
Bonelli ha definito la vicenda gravissima, accusando l’esecutivo di aver liberato un criminale responsabile di stupri su minori, omicidi e tratta di esseri umani. «Chi prometteva di inseguire i trafficanti in ogni angolo del globo, oggi li libera con un aereo di Stato. È finito il tempo dei giochi di propaganda: il governo si assuma le proprie responsabilità di fronte agli italiani».