La questione del fine vita si riaffaccia nel dibattito pubblico con una forza che non si registrava da tempo. A riaccendere l’attenzione sono state le parole dei candidati alla presidenza della Regione Campania, Roberto Fico ed Edmondo Cirielli, durante il confronto su SkyTg24, e l’intervento del segretario di +Europa Riccardo Magi, che ha legato il tema alla recente scelta delle gemelle Kessler. Un intreccio politico, istituzionale e umano che restituisce tutta la complessità di un tema ancora sospeso tra vuoti normativi e sensibilità differenti.

Fico: «Serve una legge, lasciamo la discussione fuori dall’ideologia»

Nel confronto televisivo, Roberto Fico ha indicato la necessità di una cornice normativa chiara, ricordando che la materia interessa tanto le Regioni quanto il Parlamento. A suo avviso il fine vita rappresenta un diritto fondamentale e merita un dibattito libero da condizionamenti ideologici. Una posizione che si inserisce nella linea più ampia sostenuta dal centrosinistra, che negli ultimi anni ha chiesto più volte un intervento legislativo coerente con le indicazioni della Corte costituzionale.

Cirielli: «Sono cattolico ma lo Stato è laico»

Diversa la prospettiva di Edmondo Cirielli, che non ha nascosto la propria difficoltà personale ad affrontare il tema per ragioni religiose, ma ha ribadito che un Paese laico non può imporre una sola visione etica. Secondo il candidato del centrodestra la competenza è nazionale e richiede un confronto parlamentare libero, senza pressioni esterne. Allo stesso tempo ha richiamato le carenze della Campania nell’assistenza alle persone che vivono condizioni estreme, indicando questo come un fronte su cui una giunta regionale dovrebbe intervenire con urgenza.

Magi: «Il caso Kessler dimostra che la società è già più avanti della politica»

Nel dibattito si è inserita anche la voce di Riccardo Magi, che ha rilanciato con forza il tema dopo la decisione delle gemelle Kessler di ricorrere al suicidio assistito. Per il leader di +Europa quella vicenda dovrebbe spingere la politica a superare resistenze ideologiche e a colmare un vuoto normativo che lascia cittadini e famiglie in condizioni di totale incertezza. Magi accusa la maggioranza di lavorare a un testo che restringerebbe le tutele indicate dalla Consulta e contesta l’opposizione del governo alle leggi regionali come quella della Toscana.