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Filippo Turetta
Si terrà il processo d’appello per Filippo Turetta, già condannato all’ergastolo per l’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023 a Fossò. La decisione arriva nonostante il giovane di Torreglia (Padova) abbia formalmente rinunciato all’impugnazione, dichiarando alla Corte d’Assise di «accettare la pena» senza chiedere sconti o attenuanti. La Procura generale di Venezia ha comunque deciso di procedere, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e dello stalking, escluse nel primo grado del giudizio. La prima udienza in appello è prevista per il 14 novembre.
«Non me l’aspettavo»: parla il padre di Giulia
La mossa processuale di Turetta aveva colto di sorpresa anche la famiglia della vittima. Gino Cecchettin, padre di Giulia, al Corriere della Sera aveva commentato così: «Non so cosa pensare, non me l’aspettavo. È una scelta che mi lascia proprio spiazzato. Non sei cosa ci sia dietro, ma immagino che voglia trovare una forma di pace». Per il padre della studentessa uccisa, il cambiamento giudiziario non modifica il dolore: «Dal mio punto di vista cambia ben poco. Non c’è nulla al mondo che possa farmi stare meglio, io non potrò mai gioire di nulla, perché dietro c’è una tragedia troppo grande. Qualsiasi cosa succeda, io sono condannato a non rivedere Giulia».
Secondo lui, l’imputato ha ancora bisogno di aiuto: «Serve qualcuno che lo accompagni in un percorso vero, dentro se stesso. Penso che vada seguito, che sia necessario stargli vicino».


