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Andrea Sempio indagato per l'omicidio di Chiara Poggi
Nuovi sviluppi nell’inchiesta sul delitto di Garlasco. All’alba di oggi i Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni dei genitori di Andrea Sempio, nuovo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa nella sua villetta di via Pascoli il 13 agosto 2007. Le operazioni sono state disposte con decreto della Procura di Brescia, competente per indagare su eventuali reati commessi da magistrati in servizio nel distretto della Corte d’Appello di Milano.
Tra i principali indagati figura Mario Venditti, ex procuratore capo di Pavia. L’accusa ipotizzata nei suoi confronti è quella di corruzione in atti giudiziari. Secondo l’ipotesi investigativa, Venditti avrebbe ricevuto una somma compresa tra i 20 e i 30 mila euro per favorire l’archiviazione, avvenuta nel 2017, dell’indagine a carico di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Il decreto di perquisizione, firmato dal pm Claudia Moregola e dal procuratore Francesco Prete, coinvolge anche due carabinieri, Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, oltre a parenti di Sempio.
Gli indizi al vaglio degli inquirenti
Alla base dei sospetti ci sarebbero vecchie intercettazioni e soprattutto un appunto manoscritto rinvenuto su un bloc-notes: “Venditti/gip archivia x 20-30 euro – febbraio 2016”. Il promemoria, attribuito a Giuseppe Sempio, padre di Andrea, presenta una datazione anomala, poiché l’archiviazione arrivò soltanto nel 2017. Gli investigatori ritengono comunque che il documento possa rappresentare un indizio di un accordo illecito. Il fascicolo della Procura di Brescia prende le mosse da atti depositati dai colleghi di Pavia nell’ambito del nuovo filone d’indagine che punta a verificare eventuali responsabilità di Andrea Sempio come possibile concorrente nell’omicidio di Chiara Poggi. La notizia delle perquisizioni, diffusa in anteprima dai social del Tg1, rilancia un’inchiesta che a distanza di 18 anni dall’omicidio continua ad aprire nuovi scenari, mettendo in discussione vecchie decisioni giudiziarie e riaccendendo l’attenzione dell’opinione pubblica.