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L'ex procuratore Venditti entra in tribunale a Brescia per il Riesame, a destra Lovati ex legale di Andrea Sempio
L’avvocato Domenico Aiello, difensore dell’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, ha annunciato di aver formalizzato un’istanza di incidente probatorio al giudice delle indagini preliminari di Brescia in merito all’accertamento sui dispositivi elettronici del suo assistito. Venditti è indagato per corruzione in atti giudiziari nell’ambito dell’inchiesta sul caso Garlasco, coordinata dalla Procura di Brescia.
«Per non apparire indisponibili a rilasciare quanto ritenuto indispensabile dalla Procura – spiega Aiello – abbiamo utilizzato il testo del sequestro notificato il 26 settembre 2025, inserendolo integralmente nell’istanza. Tuttavia, per evitare di dare corso a un atto già dichiarato illegittimo dal Tribunale del Riesame, abbiamo subordinato l’estrazione dei dati ai due parametri di legalità previsti dalla norma e dalla Cassazione: la delimitazione temporale e l’individuazione delle parole chiave strettamente riferibili all’ipotesi di reato contestata».
Il legale auspica che l’incidente probatorio «si svolga soltanto dopo la decisione del prossimo Riesame, il terzo, che verte proprio sulla legittimità del sequestro legato all’ipotesi di corruzione in atti giudiziari».
L’inchiesta e le altre posizioni difensive
L’accertamento irripetibile riguarda anche i device di Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, l’uomo indagato nel 2017 a Pavia per l’omicidio di Chiara Poggi e poi archiviato. Secondo la Procura di Brescia, Venditti sarebbe stato corrotto con una somma tra i 20 e i 30 mila euro per agevolare quella richiesta di archiviazione.
Sul fronte difensivo, l’avvocato Andrea Omini, che rappresenta Cristiano D’Arena, titolare delle società CR Service ed Esitel, ha spiegato di non aver proseguito con il ricorso al Riesame «perché non vi era interesse concreto a recuperare i dispositivi sequestrati. D’Arena è tranquillo, non c’entra nulla con Garlasco: la Esitel forniva solo attrezzature per le intercettazioni, non le eseguiva».
Secondo gli inquirenti, D’Arena frequentava “quasi quotidianamente” l’ufficio di Venditti e sarebbero emerse “anomalie” nella gestione dei noleggi d’auto e delle forniture tecniche della Procura pavese.
Le verifiche sugli avvocati e i pagamenti
Nell’inchiesta bresciana vengono esaminati anche i rapporti economici legati alla difesa di Andrea Sempio. L’avvocato Massimo Lovati, già legale della famiglia Sempio, verrà ascoltato nei prossimi giorni, come confermato dal suo difensore Fabrizio Gallo. Giuseppe Sempio, sentito il 26 settembre, ha dichiarato che l’appunto “Venditti gip archivia X 20.30 euro” si riferiva alle spese legali sostenute nel 2017, per un totale tra 55 e 60 mila euro destinati agli avvocati Lovati, Grassi e Soldani.
Aiello: «Venditti è vittima di un accanimento»
«Venditti e il cosiddetto “sistema Pavia” – afferma Aiello – sono stati strumentalizzati nella partita di Garlasco. Senza quell’inchiesta, non avrebbe ricevuto questa ondata di accuse. Altri magistrati, dal 2017 in poi, hanno preso decisioni analoghe senza essere indagati.
Non è indagato il gip Fabio Lambertucci, che dispose l’archiviazione, né l’ex pm di Milano Alberto Nobili, che aveva esaminato per primo il fascicolo e lo tenne fermo per oltre un anno». L’avvocato conclude ribadendo che il suo assistito «è pronto a chiarire ogni aspetto, ma solo nel pieno rispetto delle regole e dei principi di legalità».


