Un passo concreto, simbolico e operativo. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha annunciato l’acquisizione, senza oneri, di un immobile confiscato alla criminalità organizzata situato a Roma, a pochi passi da Palazzo Bachelet. A comunicarlo è stato il vicepresidente Fabio Pinelli, aprendo il plenum di questa mattina. Secondo il cronoprogramma, l’edificio – già completamente riqualificato – sarà consegnato entro dicembre 2026, diventando una sede aggiuntiva al servizio del Csm.

Pinelli: «Spazi adeguati per un’istituzione centrale della democrazia»

Nel suo intervento, Pinelli ha evidenziato come l’acquisizione rappresenti una risposta a una necessità ormai strutturale: la cronica mancanza di ambienti idonei in cui far lavorare consiglieri, magistrati della Segreteria, membri dell’Ufficio Studi e personale amministrativo. Una carenza resa ancora più evidente dopo l’aumento del numero dei consiglieri e l’impatto organizzativo della riforma Cartabia. La nuova sede garantirà dunque spazi adeguati alla funzione di governo autonomo della magistratura.

Un gesto dal forte valore simbolico: sottrarre beni ai clan e restituirli allo Stato

Oltre al profilo logistico, Pinelli ha sottolineato il valore simbolico dell’acquisizione: un immobile sottratto alle mafie torna a essere presidio istituzionale. Un messaggio diretto, che riafferma l’impegno dello Stato nel contrasto ai fenomeni criminali più insidiosi. Un segnale che arriva mentre l’amministrazione giudiziaria ribadisce la necessità di utilizzare i beni confiscati come strumenti di legalità e di presenza territoriale.

Palazzo Bachelet, in una nota ufficiale, parla di una “virtuosa sinergia istituzionale” alla base del risultato. La collaborazione ha coinvolto: Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscatiMinistero dell’Interno, Strutture operative del Ministero delle Infrastrutture e dei TrasportiPresidenza della Repubblica, Segreteria generale del Csm. Un lavoro congiunto che conferma la linea di continuità tra amministrazioni dello Stato nel riutilizzo dei patrimoni sottratti alla criminalità.