«Questa indagine non è avvenuta, come purtroppo qualcuno ha detto, come vendetta della magistratura nei confronti del governo per la riforma: questa è una insinuazione che ritengo inaccettabile». Con questa frase decisa, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm), Cesare Parodi, ha preso posizione sul caso Almasri, respingendo le accuse di politicizzazione che nelle ultime ore avevano agitato il dibattito pubblico. «Non voglio parlare di un processo in corso, meno che mai della collega Giusi Bartolozzi, e credo che valga anche per lei la presunzione di innocenza. Lasciamo che giudici e avvocati lavorino serenamente», ha aggiunto Parodi, sottolineando la necessità di mantenere separata la magistratura dalla pressione politica.

Un comitato per difendere la Costituzione

In vista del referendum sulla separazione delle carriere, l’Anm ha annunciato la nascita del Comitato a difesa della Costituzione, aperto ai singoli cittadini ma non ad altre sigle o partiti. «Abbiamo fatto una scelta: temevamo che aprirci ad altre associazioni potesse essere tacciato di condizionamento ideologico, quindi abbiamo scelto di fare un comitato nostro», ha spiegato Parodi. E nonostante la difficoltà del compito, il presidente non ha nascosto l’ambizione: «Che la partita sia aperta non lo dico io. Ci sono dei sondaggi, compreso uno pubblicato da un giornale a cui non stiamo così simpatici, che indicano che il Paese è abbastanza diviso. Non sarà facile, ma ci proviamo». Parodi ha inoltre chiarito il ruolo dell’Anm: «Condivido assolutamente il pensiero del ministro Nordio quando dice che noi non dobbiamo affiancarci ai partiti politici. Ha assolutamente ragione. Se noi davvero veniamo identificati con qualsiasi partito politico snaturiamo il nostro ruolo».

Tensioni e linguaggio pubblico: un pericolo reale

Parodi ha espresso preoccupazione per l’escalation di toni e accuse: «Alzare i toni è pericoloso? Ne sono certo. Quando c’è un’escalation di argomentazioni che diventano sempre più deboli sul piano dei contenuti e più forti sul piano espressivo, questa è una conseguenza inevitabile. Non sono preoccupato né intimorito, ma sono dispiaciuto che non si possa avere un confronto in termini accettabili». Riguardo alle recenti dichiarazioni del ministro Musumeci sui «pm killer», Parodi è stato chiaro: «Il ministro Musumeci ha parlato di tutti i magistrati. Ne prendo atto, ma mi fa molto male. Nessuno ha detto: “guardate, non condivido quest’idea”. Mi riferisco a magistrati, ex magistrati e politici di vari partiti. È incredibile».

Parodi ha spiegato come gli attacchi contro la magistratura non siano neutri, ma rischino di distorcere il senso stesso della riforma costituzionale: «Gli attacchi alla magistratura sulla riforma sono il modo per azzerare lo spirito che i costituenti hanno avuto quando hanno ipotizzato l’articolo 138. Io continuerò a ripetere fino allo sfinimento che noi non vogliamo fare politica, perché l’art.2 dell’Anm specifica espressamente che non è un’associazione politica».

Dialogo aperto, indipendenza garantita

Anche il segretario generale Rocco Maruotti ha confermato la strategia di apertura al confronto pubblico: «Le cose che ho detto alla festa dell’Unità e che ho ripetuto anche ieri a un evento organizzato dall’Università di Bologna e dalla Cgil le ripeterei, o le potrà ripetere il presidente Parodi, anche sul palco di Atreju. Andiamo dove si parla di Giustizia, andiamo dove c’è la possibilità di informare anche l’ultimo dei cittadini sui contenuti reali di questa riforma». Maruotti ha precisato: «Non c’è adesione alle posizioni degli altri, ma la scelta di intervenire in tutti i contesti in cui si può parlare ai cittadini».

In questo contesto, l’Anm appare decisa a ribadire la propria indipendenza, tutelando i principi della presunzione di innocenza, contrastando la politicizzazione della magistratura e promuovendo il dibattito costituzionale con trasparenza. La nascita del Comitato a difesa della Costituzione è un passo concreto per coinvolgere la società civile nella discussione, senza che l’associazione perda la sua neutralità.