Sarà l’Ucraina il tema principale del summit di domani tra Vladimir Putin e Donald Trump, ospitato presso la base militare americana di Elmendorf-Richardson, nei pressi di Anchorage. Lo ha annunciato il consigliere diplomatico del Cremlino Yuri Ushakov, che guiderà la delegazione russa insieme al ministro degli Esteri Serghei Lavrov, al ministro della Difesa Andrei Belousov, al titolare delle Finanze Anton Siluanov e al rappresentante per la cooperazione economica internazionale Kirill Dmitriev.

Ucraina al centro

Secondo Mosca, l’agenda sarà dominata dalla “risoluzione della crisi ucraina”, con un focus su sicurezza, garanzie di pace e possibili passi verso un cessate il fuoco. “È una questione prioritaria”, ha dichiarato Ushakov, sottolineando come al tavolo verranno affrontati anche i nodi più urgenti della scena internazionale.

Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha già chiarito che Kiev non accetterà alcuna proposta non condivisa con l’Ucraina, ricevendo il pieno sostegno dei principali leader europei.

La formula del vertice

Il summit inizierà alle 21:30 ora italiana con un faccia a faccia tra Putin e Trump, accompagnati solo dagli interpreti. Successivamente i colloqui proseguiranno in formato “5 a 5”, con i presidenti e cinque membri delle rispettive delegazioni, durante una colazione di lavoro. Al termine, è prevista una conferenza stampa congiunta.

“Il numero ristretto dei partecipanti conferma la delicatezza dei temi”, ha precisato Ushakov, spiegando che la durata del vertice “dipenderà dalla volontà dei presidenti”.

Cooperazione economica

Accanto al dossier Ucraina, Mosca intende rilanciare il dialogo con Washington su commercio e investimenti. “La cooperazione ha un enorme potenziale ancora inespresso”, ha detto Ushakov, rimarcando l’importanza della presenza di Dmitriev, figura centrale del processo di riavvicinamento tra i due Paesi avviato con il secondo mandato di Trump.

Il valore simbolico

Il Cremlino ha sottolineato anche il significato storico della sede scelta: nelle vicinanze della base Elmendorf-Richardson si trova un cimitero dove sono sepolti 11 militari sovietici, caduti tra il 1942 e il 1945 durante il trasporto di aerei forniti dagli Stati Uniti. “Un sito che commemora la fratellanza militare tra i nostri popoli, particolarmente simbolico nell’80° anniversario della vittoria sulla Germania nazista e sul Giappone imperialista”, ha ricordato Ushakov.