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Papa Leone IV e Mattarella
Durante la veglia di sabato, organizzata anche in ricordo dei 63 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II, Leone XIV ha lanciato un forte appello «ai potenti del mondo, a coloro che guidano le sorti dei popoli». «Abbiate l’audacia del disarmo», ha esclamato il Papa, precisando che la richiesta è rivolta anche «a ciascuno di noi, perché da disarmare prima di tutto è il cuore. Se non c’è pace in noi, non daremo pace», riporta Lapresse. Un richiamo che risuona come manifesto del suo pontificato: «La pace è disarmata e disarmante. Non è deterrenza ma fratellanza, non è ultimatum ma dialogo. Non verrà dalle vittorie sul nemico, ma dalle semine di giustizia e dal coraggioso perdono».
Parole che si inseriscono nel solco della diplomazia vaticana per la de-escalation dei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, ma anche nella costante attenzione del Pontefice alle ferite sociali del mondo del lavoro.
L’incontro con Mattarella: dal Colle il segno dell’unità nazionale
Alle 11 di martedì, Leone XIV varcherà i cancelli del Palazzo del Quirinale per l’incontro con il Presidente Sergio Mattarella. Si tratta del primo appuntamento al Colle del suo pontificato, dopo una serie di incontri già avvenuti in Vaticano: il 18 maggio, giorno della messa di inizio pontificato; il 6 giugno, durante la prima visita ufficiale di Mattarella; e il 7 settembre, in occasione della canonizzazione dei Beati Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis. Tra i due non sono mancati scambi di telegrammi e messaggi di auguri reciproci, a testimonianza di un dialogo costante. “L’auspicio di poter ricevere presto il Santo Padre al Quirinale” – scriveva Mattarella lo scorso luglio – “è segno della gratitudine del Paese verso la Sua opera di pace e di riconciliazione”. L’incontro di martedì sarà l’occasione per rilanciare un messaggio condiviso di coesione e responsabilità civile, in un momento storico segnato da tensioni internazionali e fragilità sociali.
Nel salutare i pellegrini toscani arrivati a Roma, il Papa ha voluto ricordare anche il valore del lavoro come fondamento della dignità umana: «Garantire il lavoro a tutti è una dimensione irrinunciabile della vita sociale», ha detto: «La crisi economica costringe tante aziende al licenziamento e molti lavoratori alla cassa integrazione. È doloroso, ma la Chiesa deve restare accanto a chi soffre». Un messaggio che riflette l’attenzione costante di Leone XIV alle periferie sociali ed economiche, dove la crisi del lavoro si intreccia con la perdita di speranza e di fiducia.
La settimana del Pontefice sarà segnata da altri importanti appuntamenti internazionali. Lunedì riceverà in Vaticano il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, per un confronto sui temi della giustizia climatica e della lotta alla povertà. Martedì pomeriggio incontrerà Abdallah II, Re di Giordania, interlocutore chiave nei rapporti con il mondo arabo. Giovedì 16 ottobre, infine, Leone XIV parteciperà alla cerimonia della Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla Fao, dove ribadirà il diritto universale al cibo come «fondamento di ogni pace possibile».