Nella sua prima omelia da Pontefice, celebrata nella Cappella Sistina durante la Messa Pro Ecclesia, Papa Leone XIV ha pronunciato parole dense di spiritualità, responsabilità e visione pastorale. Con il nome scelto, Leone, e con il suo stile sobrio - scarpe nere e la croce pastorale già usata da Benedetto XVI e Papa Francesco - ha segnato la direzione del suo pontificato.

«Mi avete chiamato per portare una croce», ha detto il Papa in inglese, a braccio, all’inizio della celebrazione. «E voglio che anche voi camminiate con me».

Le scarpe nere e la croce pastorale già usata da Benedetto XVI e Papa Francesco

Fede autentica contro l’ateismo di fatto

Nel cuore della sua omelia, Leone XIV ha lanciato un richiamo alla fede autentica, mettendo in guardia da un atteggiamento diffuso anche tra i battezzati: «Anche oggi non mancano i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto a una sorta di leader carismatico o superuomo. Non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere in un ateismo di fatto».

Un passaggio che richiama la necessità, già più volte ribadita da Papa Francesco, di una testimonianza coerente e gioiosa del Vangelo, al di là delle convenzioni religiose.

La Chiesa come arca di salvezza

«Questo tesoro Dio lo affida a me perché, col suo aiuto, ne sia fedele amministratore a favore del Corpo mistico della Chiesa», ha dichiarato il Papa, proseguendo: «Che essa sia sempre più città posta sul monte, arca di salvezza che naviga attraverso i flutti della storia, faro che illumina le notti del mondo».

Presiedere nella carità

Leone XIV ha ricordato il ruolo del Vescovo di Roma, citando la celebre espressione di Sant’Ignazio di Antiochia: «Inizio la mia missione come Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale».

Nel finale, il Papa ha insistito sulla necessità della conversione quotidiana: «È essenziale ripetere: 'Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente'. Prima nel nostro rapporto personale con Lui, poi come Chiesa, vivendo insieme la nostra appartenenza al Signore e portandone a tutti la Buona Notizia».

Tra i presenti anche il cardinale Angelo Becciu, che aveva scelto di non partecipare al Conclave ma ha preso parte alla Messa, in un segnale visibile di unità e comunione ecclesiale.