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Papa Leone XIV
L’eco dei conflitti che attraversano il mondo è arrivata in Vaticano e Papa Leone XIV ha colto l’occasione delle due celebrazioni domenicali per rinnovare con forza l’appello della Santa Sede: fermare le guerre e avviare un dialogo che porti a una pace giusta e duratura. Durante la messa nella chiesa di Sant’Anna in Vaticano, il Pontefice – Papa Prevost Leone XIV – ha ammonito i governi: «Oggi la Chiesa prega perché i governanti delle nazioni siano liberi dalla tentazione di usare la ricchezza contro l’uomo, trasformandola in armi che distruggono i popoli e in monopoli che umiliano i lavoratori». Secondo il Papa, «chi serve Dio diventa libero dalla ricchezza, ma chi serve la ricchezza ne resta schiavo. Chi cerca la giustizia trasforma la ricchezza in bene comune; chi cerca il dominio trasforma il bene comune nella preda della propria avidità».
Affacciandosi alla finestra del Palazzo Apostolico per la tradizionale preghiera dell’Angelus, Leone XIV ha invitato i fedeli a riflettere sulla responsabilità personale e collettiva: «Un giorno saremo chiamati a rendere conto di come abbiamo amministrato noi stessi, i nostri beni e le risorse della terra, sia davanti a Dio sia davanti agli uomini, alla società e soprattutto a chi verrà dopo di noi».
In piazza erano presenti anche associazioni cattoliche impegnate a sostenere la popolazione della Striscia di Gaza. A loro il Pontefice ha rivolto un saluto speciale: «Carissimi, apprezzo la vostra iniziativa e molte altre che in tutta la Chiesa esprimono vicinanza ai fratelli e alle sorelle che soffrono in quella terra martoriata. Con voi e con i pastori in Terra Santa ripeto: non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato e sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace, chi li ama veramente lavora per la pace».