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DONALD TRUMP PRESIDENTE USA
Dopo l’intesa con El Salvador, gli Stati Uniti hanno avviato colloqui con il Ruanda per raggiungere un nuovo accordo finalizzato alla deportazione dei migranti espulsi. La notizia è stata confermata dal ministro degli Esteri ruandese, Olivier Nduhungirehe, che ha spiegato come le trattative con l’amministrazione Trump siano ancora nelle fasi iniziali.
«Siamo in contatto con gli Stati Uniti. I negoziati sono in corso, ma è prematuro dire come si concluderanno», ha dichiarato in un’intervista alla televisione statale. Nduhungirehe ha ricordato che non si tratta della prima volta in cui Kigali discute simili intese, citando precedenti accordi con il Regno Unito, le Nazioni Unite e l’Unione Africana.
Il riferimento più diretto è all’accordo siglato nel 2022 con Londra sotto il governo Johnson, per il trasferimento di richiedenti asilo in Ruanda. L’intesa fu poi bloccata dalla Corte Suprema britannica e infine annullata dal governo laburista di Keir Starmer, nonostante un tentativo di aggirare il divieto con una legge approvata da Rishi Sunak. Il progetto, costato oltre 839 milioni di euro, ha visto partire solo quattro richiedenti asilo.
Anche Danimarca e Israele avevano in passato stretto intese riservate con Kigali per la gestione dei flussi migratori. Secondo il New York Times, Israele avrebbe siglato un accordo segreto con il Ruanda nel 2015 per il trasferimento di richiedenti asilo africani.
In questo contesto, il Washington Post ha rivelato che i colloqui con gli Usa si svolgono mentre Washington è impegnata anche nel tentativo di mediazione del conflitto tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo.
L’iniziativa si inserisce nella nuova linea sull’immigrazione annunciata da Donald Trump, che ha parlato apertamente di un programma di “auto-deportazione”: «Offriremo a ciascuno una somma di denaro e un biglietto aereo per tornare da dove viene. Se collaboreranno, potranno un giorno tornare. Se rifiuteranno, saranno espulsi e non rientreranno più», ha dichiarato il presidente rispondendo ai giornalisti alla Casa Bianca.
Infine, Trump ha attaccato l’amministrazione Biden, accusandola di aver permesso l’ingresso di oltre 20 milioni di persone, tre milioni delle quali, secondo lui, sarebbero “criminali”. Il tycoon ha inoltre criticato i giudici che impongono udienze per i migranti espulsi: «Con cinque milioni di udienze, non avremo più un Paese», ha affermato.