Un totale di 108 camion carichi di farina e altri generi alimentari è entrato il 10 giugno nella Striscia di Gaza. Lo ha comunicato il Cogat, l’ente del ministero della Difesa israeliano incaricato del coordinamento civile nei territori, confermando la prosecuzione delle consegne umanitarie avviate il 19 maggio dopo oltre due mesi di interruzione.

Dalla ripresa degli ingressi, sono stati oltre 1.450 i camion autorizzati a entrare a Gaza, secondo i dati riportati dal Times of Israel. Parte dei carichi è stata destinata ai nuovi centri di distribuzione gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation, situati nei pressi di Rafah, nel sud dell’enclave palestinese, e nella zona del Corridoio Netzarim, più centrale. Tuttavia, una parte del materiale umanitario risulta ancora ferma sul lato palestinese del valico di Kerem Shalom, in attesa di essere trasferita.

Tutti i mezzi in ingresso sono stati sottoposti a controlli da parte delle autorità israeliane prima del transito.

Sul fronte settentrionale, intanto, cresce la tensione lungo la Linea blu, il confine tra Israele e Libano stabilito dalle Nazioni Unite. Secondo l’agenzia libanese Nna, oltre 50 soldati israeliani, accompagnati da due bulldozer, hanno attraversato il confine nella zona di Bir Shuaib, a est della città di Blida, avviando operazioni di sgombero nell’area.