Il telefono rosso è tornato a squillare, per la quarta volta dall’insediamento del Tycoon alla Casa Bianca. Alle 16 di oggi, ora italiana, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, si sono parlati direttamente in un’attesissima telefonata il cui tema principale di discussione è stato la soluzione del conflitto in Ucraina.

La conversazione, durata più di due ore, è stata «significativa, franca e molto utile» per Putin, che ha chiarito a Trump la posizione russa: un accordo di cessate il fuoco è prematuro, sarà possibile solo dopo che si saranno raggiunti accordi appropriati. Tra questi potrebbe esserci l’eliminazione delle «cause che hanno provocato questa crisi, creare le condizioni di una pace duratura e garantire la sicurezza dello Stato russo», come detto dallo stesso Putin domenica alla tv pubblica.

Il presidente russo si è detto pronto a lavorare con Kiev, per stilare un memorandum, utile ai prossimi negoziati e in prospettiva di un cessate il fuoco, che porti i due paesi a trovare un compromesso soddisfacente per entrambe le parti. «Prima di tutto», ha dichiarato Putin «ho ringraziato il presidente degli Stati Uniti per il sostegno degli Stati Uniti nel riprendere i negoziati diretti tra la Russia e l'Ucraina su un possibile accordo di pace. Il presidente degli Usa ha espresso la sua posizione su un cessate il fuoco. Da parte mia, ho fatto presente che anche la Russia è favorevole a una soluzione pacifica della crisi ucraina. Dobbiamo semplicemente determinare i modi più efficaci per muoversi verso la pace».

Il colloquio sembra abbia soddisfatto anche Trump. «Penso sia andata molto bene» ha scritto sul suo social, Truth, «la Russia e l’Ucraina inizieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco. Ho informato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il presidente della Francia, Emmanuel Macron, la premier italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, e il presidente della Finlandia Alexander Stubb. Il Vaticano si è detto interessato a ospitare le trattative. Il Vaticano, sarebbe molto interessato a ospitare le trattative» e ha poi aggiunto che «le condizioni per farlo saranno negoziate tra le due parti perché conoscono i dettagli di una trattativa di cui nessun altro è a conoscenza».

Niente cessate il fuoco immediato né sanzioni all’orizzonte per Mosca, sembrerebbe. Anzi, Trump ha annunciato che la Russia sarebbe interessata a scambi commerciali «su larga scala con gli Stati Uniti quando questo catastrofico bagno di sangue sarà finito, e sono d'accordo. La Russia ha un'enorme opportunità di creare enormi quantità di posti di lavoro e ricchezza. Il suo potenziale è illimitato. Allo stesso modo, l'Ucraina può trarre grandi benefici dal punto di vista commerciale, nel processo di ricostruzione del suo Paese».

Avrebbe dovuto chiamarlo una volta riagganciata la cornetta del telefono rosso, fonti della Cnn hanno però dato la notizia che Trump ha chiamato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky prima di sentire il suo omologo russo. I due si sono sentiti nuovamente al termine della chiamata con Putin e il presidente Usa avrebbe informato Zelensky dei contenuti della conversazione.

Prima che avesse inizio la telefonata il Cremlino aveva specificato che non sarebbe stata dirimente per le sorti dell’Ucraina, al pari delle altre tre intercorse fra i due presidenti negli ultimi mesi. Come comunicato dal portavoce di Putin, Dmitri Peskov, saranno infatti necessari negoziati «minuziosi e forse a lungo termine», in quanto sarà essenziale discutere «un gran numero di sfumature».

Peskov ha poi reso noto che, nonostante la collaborazione tra le due amministrazioni instauratasi nelle ultime settimane, grazie a cui si è arrivati alla telefonata di ieri, anche se «Mosca apprezza molto gli sforzi di mediazione degli Stati Uniti», un incontro tra Putin e Trump «non è in preparazione in questo momento». Per quanto un summit tra i due non sembri essere in preparazione, «Donald Trump è sicuramente aperto ad un incontro faccia a faccia con Vladimir Putin», come dichiarato dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, che ha rimarcato come «l'obiettivo del presidente è un cessate il fuoco subito».

Obiettivo condiviso dai Volenterosi e dall’Italia. Alla vigilia della conversazione tra Trump e Putin, i leader dei paesi volenterosi, insieme alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno telefonato al presidente Usa. I capi di Stato e governo hanno reiterato la necessità di un cessate il fuoco senza precondizioni, legando l’eventuale diniego di Putin alla proposta, con il ricorso a nuove pesanti sanzioni nei confronti della Federazione Russa. Meloni, che domenica è stata impegnata in un trilaterale con il vicepresidente Usa, JD Vance, e la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha ribadito il sostegno dell’Italia all’operato del presidente Trump per una pace giusta e duratura in Ucraina.