Tra abbracci e saluti commossi, circa 300 attivisti internazionali, tra cui Greta Thunberg, si sono imbarcati a Barcellona per la Global Sumud Flotilla, la più grande missione civile mai organizzata per rompere il blocco navale di Gaza.

Dal Moll de la Fusta sono salpate una ventina di imbarcazioni, per lo più a vela, che si uniranno ad altre provenienti da Tunisia, Grecia e Sicilia. Cinque navi erano già partite da Genova, dove sabato si è tenuta una fiaccolata.

Obiettivi della missione

Gli organizzatori parlano di un’iniziativa per «rompere l’assedio via mare, aprire un corridoio umanitario e porre fine al genocidio del popolo palestinese». Le navi trasportano farmaci e generi alimentari destinati agli abitanti di Gaza, dove l’Onu ha certificato una carestia «interamente provocata dall’uomo».

Alla missione partecipano delegazioni da 44 Paesi. Tra i volti noti, oltre a Thunberg, l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau, l’attivista brasiliano Thiago Avila, già arrestato da Israele, e il palestinese Saif Abukeshek.

Le dichiarazioni

In conferenza stampa Greta Thunberg ha denunciato il «fallimento dei governi» e il silenzio internazionale: «Non c’è alternativa alla mobilitazione della società civile. Israele mostra chiaramente l’intento di commettere un genocidio». Ha promesso che, anche in caso di blocco, la Flotilla tornerà «ancora più numerosa».

Abukeshek ha spiegato che la scelta di Barcellona non è casuale: «È un punto di riferimento per la solidarietà ai palestinesi. Vogliamo porti liberi dalla complicità con il genocidio».

Colau ha rivendicato la scelta di interrompere i rapporti istituzionali con Israele durante il suo mandato, chiedendo alle istituzioni europee di seguire l’esempio.

La mobilitazione popolare

Il porto di Barcellona è stato riempito da circa 5mila manifestanti che hanno sventolato bandiere palestinesi, gridato slogan e mostrato striscioni contro il premier israeliano Netanyahu. Una gigantesca bandiera palestinese è stata srotolata durante la partenza delle barche.

Prossime tappe

Secondo gli organizzatori, circa 70 imbarcazioni dovrebbero partecipare alla tappa finale del viaggio, con arrivo previsto a Gaza intorno al 14-15 settembre, salvo interventi da parte della marina israeliana.