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Israele-Iran -quarta notte di guerra
Le difese aeree iraniane sono entrate in azione sopra Teheran dopo una serie di esplosioni udite nella parte orientale della capitale. Lo riferisce l’agenzia statale Fars, citata dalla CNN. Le detonazioni sarebbero legate all’escalation militare in corso tra Iran e Israele, che sta assumendo una portata sempre più vasta e pericolosa.
Il presidente statunitense Donald Trump, impegnato nei lavori del G7 in Canada, ha commentato con un post su Truth Social: «L’Iran avrebbe dovuto firmare l’accordo che gli avevo detto di firmare. Che vergogna, che spreco di vite umane. In poche parole: l’Iran non può avere un’arma nucleare. Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!».
Le parole di Trump hanno attirato critiche da parte della Cina. Il portavoce del ministero degli Esteri, Guo Jiakun, ha dichiarato che «gettare benzina sul fuoco, minacciare ed esercitare pressioni» non farà altro che amplificare il conflitto. Pechino invita tutte le parti, in particolare gli alleati di Israele, ad agire con responsabilità per ridurre la tensione.
Raid reciproci e vittime civili
Secondo le Forze di difesa israeliane (IDF), sono stati condotti raid aerei contro decine di obiettivi militari nella parte occidentale dell’Iran, colpendo depositi di missili terra-terra, droni e sistemi di difesa. L’IDF ha inoltre annunciato di aver ucciso il generale Ali Shadmani, comandante del quartier generale unificato Khatam al-Anbiya, anche se Teheran non ha confermato la notizia.
In risposta, l’Iran ha lanciato nuovi missili su Israele. Herzliya, nei pressi di Tel Aviv, è stata colpita: l’onda d’urto si è propagata fino a Gerusalemme, dove si sono udite forti esplosioni, ma senza l’attivazione delle sirene d’allarme. Secondo Ynet, l’impatto principale ha interessato un parcheggio.
Un attacco ha colpito anche la sede della tv di Stato iraniana IRIB, provocando la morte di tre persone, tra cui il caporedattore Nima Rajabpour.
Gaza: strage durante l’attesa per gli aiuti
Nel frattempo, la crisi umanitaria a Gaza si aggrava. Almeno 45 palestinesi sono stati uccisi mentre attendevano l’arrivo di camion dell’ONU e di operatori commerciali con aiuti alimentari. Il ministero della Salute di Gaza riferisce che decine di persone sono morte o rimaste ferite dopo che le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco sulla folla. L’IDF ha ammesso di aver sparato «colpi di avvertimento» contro individui ritenuti sospetti.
La posizione degli USA e di Trump
Il portavoce del Pentagono, Sean Parnell, ha smentito le voci, circolate sui social, secondo cui caccia americani avrebbero partecipato agli attacchi in Iran. Anche la Casa Bianca ha definito tali informazioni “fake news”. Le voci si erano intensificate dopo l’abbandono anticipato di Trump dal G7, formalmente motivato dalla necessità di seguire l’evolversi della situazione mediorientale.
Fonti CNN riferiscono che Trump avrebbe ordinato ai suoi collaboratori di stabilire al più presto un contatto diretto con rappresentanti iraniani, per valutare l’apertura di un canale diplomatico.
Macron: «No al cambio di regime imposto»
Dal G7, il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso preoccupazione per la piega del conflitto e messo in guardia contro ogni tentativo di «imporre un cambio di regime in Iran con la forza», definendolo un «errore strategico».