«Con il suicidio avvenuto di una donna nel carcere di Torino sono 4 le donne ad essersi tolte la vita nel reparto femminile di questo istituto nell'ultimo anno, tre si erano suicidate nell'estate del 2023. 35 sono le persone che si sono suicidate negli istituti di pena italiani in poco più di 4 mesi. Una strage che non commuove nessuno al Governo». È quanto dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.

«Dopo i due suicidi a distanza di pochi giorni avvenuti proprio a Torino nell'agosto dello scorso anno, il Ministro della Giustizia Nordio promise un intervento sulle telefonate in carcere. Rimasto sulla carta - sottolinea Gonnella - C'è invece bisogno di un intervento di liberalizzazione delle telefonate. Si vari una commissione di inchiesta sulle morti in carcere. Si assumano 1.000 educatori e si investa sulle misure alternative per deflazionare il sistema che oggi ha circa 13 mila detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare effettiva. Non c'è più tempo e non c'è più spazio in carcere. E si ritiri il pacchetto sicurezza su rivolta penitenziaria e nuovi reati. Si dia segno di umanità».