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CASA CIRCONDARIALE DI BERGAMO DON FAUSTO RESMINI CARCERI DI BERGAMO
A dieci anni dalla conclusione della gestione commissariale, la Corte dei Conti ha pubblicato una relazione che analizza lo stato di attuazione del “Piano Carceri”, evidenziando numerose criticità. In particolare, si segnala una situazione di sovraffollamento carcerario che, soprattutto in Lombardia, Puglia, Campania, Lazio, Veneto e Sicilia, ha raggiunto livelli di emergenza, come dimostrano i dati forniti dal Ministero della Giustizia.
Il rapporto, intitolato "Infrastrutture e digitalizzazione: Piano Carceri", è stato approvato dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato con la Delibera n. 42/2025/G. Nella relazione, la Corte sottolinea come, nonostante la necessità di creare nuovi posti detentivi, si registrino ancora ritardi significativi nella realizzazione di numerosi interventi, con la necessità urgente di completare i lavori di manutenzione straordinaria già avviati per migliorare le condizioni ambientali, igienico-sanitarie e di trattamento all’interno degli istituti penitenziari.
Le cause dei ritardi sono molteplici, secondo la Corte dei Conti. Si segnalano inadempienze contrattuali da parte delle imprese, cambiamenti rapidi nelle esigenze detentive rispetto ai progressi nei lavori, e carenze nei finanziamenti necessari per attuare le modifiche progettuali. Un aspetto fondamentale richiamato dai giudici contabili è il principio dell'individualizzazione della pena, che impone una corretta collocazione dei detenuti in base alla loro condizione giuridica e alle esigenze trattamentali.
Inoltre, la Corte ha raccomandato all'Amministrazione di predisporre fin dall'inizio stime realistiche dei costi e di accompagnarle con una pianificazione efficace delle risorse, definendo linee guida per le strutture penitenziarie in linea con gli standard minimi europei e internazionali.
Infine, la Corte ha sottolineato che il nuovo Commissario straordinario dovrà tenere conto delle criticità emerse nell’indagine, assicurando un attento monitoraggio degli interventi e il rispetto dei cronoprogrammi procedurali e finanziari, per evitare ulteriori ritardi e criticità operative.