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IMAGOECONOMICA
Un legame nato quasi per caso, cresciuto nel tempo e diventato oggi un rapporto autentico. Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera la sua amicizia con l’ex campione di tennis Adriano Panatta, iniziata grazie all’avvocata Anna Bonamigo, storica amica di Nordio e oggi moglie del tennista.
«Tra noi c’è un’amicizia vera, ci vediamo spesso, a casa mia e a casa sua. Una frequentazione assidua», spiega il Guardasigilli. «Una decina di anni fa Anna si è fidanzata con Adriano e l’ha portato a vivere a Treviso. Siamo diventati vicini, abbiamo cominciato a frequentarci con le rispettive mogli. Li ho pure sposati. Una cerimonia splendida, ero emozionato quanto loro. Per me era la prima volta».
Scherzi e confidenze
Nordio racconta che tra lui e Panatta la politica occupa solo una piccola parte delle conversazioni: «Un dieci per cento. Il resto sono racconti di vita. Mi piace ascoltare le sue storie sul tennis e sulla vita, a lui le mie da magistrato. Mi interroga su Brigate Rosse, rapimenti e attualità».
Il ministro rivela anche un episodio particolare: «Eravamo insieme quando mi offrirono il ministero. A Cortina, con lui e Anna. Furono sorpresi, ma io più di loro. Adriano mi disse: Roma ti cambia la vita. Può essere pericolosa».
Dal tennis al carcere
Nonostante l’amicizia con un grande campione, Nordio confessa: «Non prendo una racchetta in mano da cinquant’anni. Io da lui vado a nuotare: al suo Roquet Club a Treviso faccio anche 40 vasche, poi mi concedo un Negroni o uno Spritz Campari».
Il Guardasigilli pensa anche a un coinvolgimento di Panatta in iniziative sociali legate al mondo penitenziario: «Abbiamo già portato Venditti per degli spettacoli. Adriano tra i detenuti sarebbe un grande messaggio».