L'emergenza coronavirus mette a tacere le polemiche. La maggioranza si ricompatta e regge la tregua siglata ieri da Italia viva (crisi "in quarantena", le parole di Matteo Renzi). Il primo segnale arriva dalla commissione Giustizia della Camera, impegnata nell'esame lampo del decreto Intercettazioni, dove i renziani fanno sapere che, a differenza di quanto avvenuto finora, questa volta non appoggeranno gli emendamenti di Forza Italia sulla prescrizione. Emendamenti che poi gli stessi azzurri ritirano ("in questo momento ci sono altre priorita'", e' la linea). Fatta eccezione per alcune "bordate" lanciate da Matteo Salvini, che punta il dito contro governo e Viminale che consentono lo sbarco a Pozzallo di circa 300 migranti in piena emergenza coronavirus. E contro Conte: "Non è possibile avere un premier che fino a pochi giorni fa diceva che tutto era sotto controllo e oggi si dice sorpreso dal fatto che sia arrivato anche in Italia un virus di cui denunciavamo la pericolosità da settimane. Non è un passante, è pagato per risolvere i problemi". In ogni caso lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, osserva che "di fronte a questa emergenza non c'e' distinzione tra maggioranza ed opposizione", "non ci devono essere colori politici", ripete nel corso di alcuni collegamenti in diretta tv, perchè la priorità ora è non solo cercare di contenere il diffondersi del contagio, ma soprattutto informare e rassicurare i cittadini. "Non bisogna cedere al panico", insiste a piu' riprese il premier. E il ministro della Salute, Roberto Speranza, e' proprio ai cittadini che rivolge un appello: "Collaborate. Dateci una mano". E ancora, "il paese e' forte vinceremo questa sfida". Anche Conte ne e' convinto: "Tutti insieme riusciremo a contenere il contagio e tutti insieme ce la faremo", scandisce. Intanto, il governo e' al lavoro sul secondo decreto per l'emergenza: un provvedimento urgente con le misure economiche a sostegno delle imprese. Si tratta, viene spiegato, delle stesse misure che vengono messe in campo ad esempio nell'immediato post-terremoto. Il decreto dovrebbe essere all'esame della prossima riunione del Cdm e dovrebbe prevedere misure per la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, delle rate dei mutui e dei relativi interessi, sostegno alle imprese per l'accesso al credito. Sul tavolo della riunione, salvo cambi di programma, anche il Family act voluto da Iv e l'Autonomia. Non e' escluso poi - anche se al momento non vi e' alcuna notizia ufficiale - che nei prossimi giorni il governo si rechi in parlamento per un'informativa urgente sulla situazione.