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«Alcune delle cose che sono risuonate in questi giorni - per esempio alla Leopolda - sono gravi. Alcune, non tutte». Lo ha detto in aula alla Camera il deputato del Pd Walter Verini, intervenendo nella discussione generale sulla riforma del processo civile. «Le riflessioni del professor Cassese, legate al passaggio da una indipendenza della magistratura a un autogoverno, sono di spessore, serie, meritano attenzione, confronto e per certi aspetti condivisione. Ma certi attacchi alla magistratura, certe delegittimazioni non solo di singoli magistrati che esercitano l’azione penale, ma dell’ordinamento giudiziario, sono sbagliate e pericolose», ha spiegato Verini, le cui dichiarazioni arrivano dopo la dura presa di posizione dell'Anm alle parole di Renzi. «Una riforma che, dopo quella del processo penale, è un’occasione importante per il Paese, per la modernizzazione sistema giudiziario, per efficienza, efficacia, tempi, diritti dei cittadini. Insomma una giustizia europea e in linea con i principi della Costituzione. Certo, riforme non sono perfette, ma che vanno nella direzione giusta», ha proseguito Verini, che tornando sull’appuntamento della Leopolda, ha aggiunto: «Ci sono stati errori? Esagerazioni investigative? Violazioni di diritti degli indagati? È giusto segnalarli e difenderli, ma nel modo e nelle sedi giuste, sapendo che siamo sempre davanti, in caso di indagini, in caso di rinvio a giudizio, a presunti innocenti. Ma i toni, gli argomenti usati a Firenze dal senatore Renzi hanno dato l’impressione di un film già visto troppe volte: quello in cui sembra che ci si difenda dai processi e non nei processi».