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SEZIONE GIURISDIZIONALE CORTE DEI CONTI
La Corte dei conti lancia un nuovo allarme sulla qualità della legislazione regionale in materia di spesa. Nell’analisi approvata dalla Sezione autonomie e condotta sui dati forniti dalle Sezioni regionali di controllo, la magistratura contabile evidenzia come nel 2023 la copertura finanziaria delle leggi regionali sia stata spesso carente o mal strutturata, con un ricorso sistematico a fondi pregressi e relazioni tecniche inadeguate.
Secondo la Corte, il finanziamento delle politiche regionali non è quasi mai avvenuto attraverso nuove o maggiori entrate, ma si è basato prevalentemente sull’utilizzo di disponibilità già esistenti in bilancio, pratica che, pur formalmente ammissibile, denuncia una debole programmazione economica.
Preoccupante anche il ricorso ancora elevato alle leggi di riconoscimento di debiti fuori bilancio: «Pur in presenza di una valida fonte di copertura, queste operazioni sono sintomatiche di una programmazione non corretta», sottolinea la Corte.
Ribadito l’obbligo per le Regioni di conformarsi ai principi dell’articolo 81 della Costituzione, che impone il pareggio di bilancio, e alle pronunce della Corte costituzionale, i giudici contabili richiamano alla necessità di un netto miglioramento nella stesura delle leggi regionali, soprattutto per quanto riguarda la metodologia di elaborazione delle relazioni tecniche e le tecniche di copertura.
Un monito chiaro che si aggiunge alle numerose criticità già sollevate negli ultimi anni sulla qualità della normazione regionale e sull'efficienza della spesa pubblica a livello locale.