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ANTONIO TAJANI MINISTRO ESTERI
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha lanciato un appello forte e articolato durante la sua informativa urgente alla Camera sulla crisi in corso nella Striscia di Gaza. Al centro del suo intervento, la ferma condanna dell’antisemitismo e la necessità di fermare l’escalation militare in corso.
«Il virus dell’antisemitismo non può e non deve avere diritto di cittadinanza nelle nostre società», ha dichiarato Tajani. «Non si possono far ricadere sugli ebrei le azioni del governo israeliano. Mai più! Nessuno dovrà mai più avere paura solo perché ebreo».
Il ministro ha espresso preoccupazione per i recenti episodi antisemiti in Italia, definendoli “vergognosi”, come il cartello affisso in un esercizio commerciale di Milano per scoraggiare l’ingresso di cittadini ebrei, e ha rivolto parole di solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, «oggetto di aberranti insulti». «Dico a chi fomenta l’odio per convenienze di bottega: fermatevi ora!», ha proseguito. «La retorica incendiaria contro il popolo ebraico ci riporta agli orrori del passato».
Tajani ha ricordato anche il recente assassinio di due dipendenti dell’ambasciata israeliana a Washington, sottolineando la gravità di un clima crescente di intolleranza. «L’antisemitismo è un’erba maligna da estirpare con un impegno quotidiano, istituzionale e sociale», ha detto, citando un suo precedente intervento al museo dell’Olocausto di Yad Vashem.
Parallelamente, il ministro ha richiamato l’urgenza di fermare l’escalation militare in corso: «Da amico di Israele, dico che è fondamentale porre fine all’emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza». Sul fronte operativo, Tajani ha riferito dei risultati ottenuti nelle operazioni di evacuazione: «Abbiamo permesso a oltre 700 persone - tra cittadini italiani, italo-palestinesi e familiari - di lasciare Gaza. E proprio in queste ore, stiamo evacuando altri 31 palestinesi, parenti di italiani o titolari di permesso di soggiorno».
«Le nostre sedi diplomatiche – ha aggiunto – stanno lavorando in sinergia con la Croce Rossa per concludere la nuova evacuazione con successo”. L’intervento si è chiuso con l’invito a un approccio responsabile e a non strumentalizzare politicamente la crisi: «La sicurezza si tutela anche respingendo ogni forma d’odio. La politica sia guida e non benzina sul fuoco».