La recente rissa scoppiata alla Camera durante l'esame dell'autonomia differenziata ha evidenziato le tensioni che questa riforma suscita. Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha commentato l'incidente in un'intervista al 'Corriere della Sera', affermando che «è la dimostrazione che in questo momento non c'è la serenità necessaria per discutere questa riforma». Secondo Occhiuto, la brusca accelerazione impressa alla legge ha reso la questione fortemente divisiva per gli italiani.

Il testo della legge e le sue criticità

Occhiuto ha riconosciuto che il testo licenziato dal Senato è buono, ma necessita di miglioramenti. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha sottolineato l'importanza di garantire che la legge sostenga anche le regioni del Sud. Questo implica una revisione delle materie in cui non sono previsti i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP). In tal senso, Occhiuto ha spiegato che il testo attuale prevede che per le materie con i LEP sia necessario definirli e finanziarli prima di stipulare un'intesa, ma i fondi ancora non sono disponibili.

Le conseguenze per le regioni del Sud

Occhiuto ha espresso preoccupazione per le materie dove i LEP non sono previsti. Ha spiegato che, subito dopo l'intesa, alcune regioni potrebbero chiedere autonomia su tali materie, come il commercio estero. Questo potrebbe creare disagi per gli agricoltori di Campania e Calabria che esportano le loro merci, poiché «all'estero potrebbero scoprire che il Paese è diviso a metà». Ha sottolineato l'importanza di una valutazione sull'impatto delle intese prima di procedere.

Legge equa per tutte le Regioni

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto ha anche chiarito che l'autonomia differenziata a cui aspira è una legge che permette alle regioni di fare di più senza ledere i diritti dei cittadini di altre regioni. Ha ribadito la necessità di discutere la legge a fondo, senza che diventi un simbolo politico per singole forze. Ha menzionato l'importanza di non mettere in dubbio gli impegni presi con il governo sulle tre riforme in corso.

Cosa succede ora

In conclusione, Occhiuto ha evidenziato come Forza Italia, sulla riforma della Giustizia, non abbia posto ultimatum, auspicando che lo stesso approccio venga adottato per altre riforme. La sua intervista riflette un appello alla calma e alla riflessione, per garantire che l'autonomia differenziata non diventi un elemento di divisione, ma piuttosto un'opportunità per rafforzare l'unità nazionale garantendo equità e sviluppo a tutte le regioni.