Lo scenario pugliese resta il più incerto in vista delle Regionali 2025. Il Pd spinge sul candidato in pectore Antonio Decaro, chiamato a trattare con i pesi massimi Michele Emiliano e Nichi Vendola, entrambi determinati a non arretrare.

Al Nazareno cresce l’irritazione per quella che viene percepita come una posizione “esagerata” da parte di Decaro, che non vorrebbe al suo fianco gli ex governatori. A complicare il quadro, le tensioni con Europa Verde: «Le liste di Avs le decide Avs, non è accettabile che vengano posti veti sui nostri candidati», ha ribadito Angelo Bonelli.

Il Pd punta a sciogliere il nodo entro la prossima settimana, mentre a Reggio Emilia, sul palco della Festa dell’Unità, saliranno tutti i leader del campo largo: da Elly Schlein a Giuseppe Conte, fino al tandem Avs Fratoianni-Bonelli e allo stesso Decaro.

Centrodestra, caccia al candidato

Nel centrodestra, invece, la scelta dello sfidante è ancora aperta. In pole resta l’azzurro Mauro D’Attis, ma si è fatta avanti anche la disponibilità del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (FdI). Da Fratelli d’Italia minimizzano, parlando di un atto di “servizio” e non di una candidatura effettiva.

Parallelamente, il leader della Lega Matteo Salvini ha rilanciato l’ipotesi di un candidato civico, sul modello di quanto in discussione anche in Campania. Tra i nomi più quotati figurano i rettori Matteo Lorito e Giovanni Francesco Nicoletti, oltre a Giosy Romano, presidente della Zes.

«Siamo ormai vicini alla chiusura – ha dichiarato il segretario regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello – dalla prossima settimana si può andare in tipografia».

Veneto e il richiamo all’Autonomia

Scenario diverso in Veneto, dove la Lega non è disposta a cedere sul candidato di bandiera. A confermarlo il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, che dalla festa della Lega ha alzato i toni: «L’Autonomia è nel programma di governo e il programma si rispetta. Io ho ancora l’ampolla e so dove nasce il Po».

Un richiamo diretto al mito fondativo della Padania e alla stagione bossiana, definita da Calderoli «un sogno bellissimo, che ci ha dato almeno l’Autonomia differenziata».

Le mosse del centrosinistra in Campania

In Campania il quadro sembra più definito. Dopo il via libera alla candidatura di Piero De Luca alla segreteria regionale, il Movimento 5 Stelle si prepara a lanciare ufficialmente la corsa di Roberto Fico alla presidenza, con l’annuncio atteso da parte di Giuseppe Conte nei prossimi giorni a Napoli.

Le polemiche sulla lista Tridico

Intanto, in Calabria, nella lista del candidato progressista Pasquale Tridico è scoppiata la polemica per l’ipotesi di candidatura della filosofa Donatella Di Cesare, criticata dal deputato di Italia Viva Luigi Marattin e da Carlo Calenda per vecchi post su Barbara Balzerani delle Brigate Rosse.

FdI ha chiesto alla sinistra di «ritirare la candidatura» accusando la professoressa di aver «esaltato le Brigate Rosse».