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REFERENDUM 2025
Urne aperte oggi, 9 giugno, dalle 7 alle 15, per i cinque referendum promossi su temi legati al lavoro e alla cittadinanza. L’affluenza, tuttavia, resta sotto la soglia del quorum: secondo i dati aggiornati alle 23 di domenica, avevano votato solo il 22,6% degli aventi diritto, su circa 59.700 sezioni scrutinate sulle 61.591 totali.
Tra i principali sostenitori dei quesiti, ieri si sono recati alle urne diversi leader del centrosinistra, tra cui Elly Schlein (Pd), Riccardo Magi (+Europa), Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (Avs), insieme al segretario della Cgil Maurizio Landini. Al voto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato la volontà di non votare, pur recandosi al seggio nella serata di domenica.
La segretaria del Pd ha lanciato un appello alla partecipazione: «È una giornata ottima per esercitare i propri diritti politici, anche in occasione di un referendum. C’è da scegliere e non lasciare che decidano altri». A lei si è unito Riccardo Magi dal comitato per la cittadinanza: «La democrazia si difende praticandola. Votare è un atto di patriottismo, al contrario dell’astensione».
Nel frattempo, si riaccende la polemica tra Fratelli d’Italia e l’ex segretario dem Pierluigi Bersani, immortalato sabato alla manifestazione per Gaza con un cappellino a favore del ‘Sì’. Per i senatori Palombi e Silvestroni (FdI), si tratta di una violazione del silenzio elettorale. «A Olevano Romano – denunciano – una presidente di seggio si è fatta fotografare con un esponente locale del Pd, mostrando il libro di Bersani con un invito al voto. È inaccettabile».
Dal centrosinistra, invece, il deputato M5S Davide Aiello ha pubblicato una foto dal seggio, accompagnata da un messaggio politico: «Si vota per i diritti sanciti dalla Costituzione. Basta licenziamenti illegittimi, più tutele, meno precarietà. Non fate decidere agli altri».